Al Ferraris di Genova, davanti ad una cornice di pubblico da serie A, i viola subiscono la seconda sconfitta della gestione Mondonico. Si interrompe così la serie positiva dei viola, mentre prosegue quella casalinga del Genoa. Dopo un primo tempo giocato in modo assolutamente incolore e apatico, tanto da far sembrare l’onesto Genoa una squadra quasi perfetta che è andata in gol due volte, la Fiorentina non è riuscita nella ripresa a pareggiare, pur avendo segnato con Riganò dopo pochi minuti. Due fattori hanno contribuito alla giornata negativa dei viola: un nervosismo in campo che ha premiato la squadra meno tecnica ed un arbitraggio irritante. Ma esperienza e nervi saldi non dovrebbero mancare tra i giocatori viola, invece non è stato così. A fine partita i falli subiti sono stati 24 per il Genoa e 18 per la Fiorentina, ma nel confronto dei cartellini gialli i viola hanno vinto per 5-1. Al via le squadre, schierate con le formazioni attese con la sola sorpresa di Manfredini tra i viola, partono entrambe coperte ma è il Genoa che prova a fare di più la partita, spinto anche dal sostegno dei propri tifosi.
La Fiorentina sembra allungata e evanescente, complice una giornataccia di capitan Di Livio. E proprio sul suo settore partono le azioni più pericolose dei padroni di casa, due delle quali permettono ai genoani si segnare. Il primo gol al 27° , quando dopo una percussione la palla arriva a Rossi che consuma la sua vendetta infilando Cejas. Il raddoppio al 37°: Fontana perde palla con Gemiti e Milito che scambiano tra di loro saltando gli avversari viola, finché la palla non ritorna a Gemiti che entra in area e fa partire un missile che si insacca alla destra di Cejas. La Fiorentina continua a non giocare, sembra presa più dagli atteggiamenti provocatori degli avversari – Rossi e Tedesco su tutti – che non dal proprio potenziale di gioco. Nella ripresa mondonico toglie l’asse di centrocampo costituito da Fontana e Di Livio e inserisce Ariatti e Fantini (nella foto). E la partita cambia.
I viola sono più intraprendenti, guadagnano metri ed è il Genoa adesso schiacciato nella sua metà campo. Al 5° minuto s.t.il gol della Fiorentina: Savini lancia una palla in area che Riagnò insacca di testa in tuffo. La palla colpita dal bomber viola batrte sul palo interno alla destra di Scarpi e si insacca. La Fiorentina continua a testa bassa manovrando e cercando di aggirare un blocco centrale dei rossoblu: molte azioni ma poca incisività. E’ invece il Genoa ad avere la palla buona per chiudere l’incontro: Tedesco lancia Milito in profondità che supera Cejas ma centra in pieno il palo. La partita prosegue ma i genoani fanno di tutto per rallentare e non riprendere il gioco, compreso far sparire tutti i palloni che via via escono dal campo di gioco.
Anche Mondonico si arrabbia con il quarto uomo, ma l’arbitro Gabriele fischia un po’ a senso unico, sbagliando anche alcune interpretazioni e invertendo i falli. La partita si chiude senza altre azioni pericolose dei viola ad eccezione di un colpo di testa di Riganò in area che passa alto sulla traversa della porta genoana. I viola tornano a casa senza punti (e può accadere) ma soprattutto con il rammarico di aver giocato solo metà partita ( e questo invece non deve succedere ad una squadra che mira alla promozione). Alessandro Signorini Genoa: Scarpi, Villa, Thiago, Gargo, Stellini, Rossi, Tedesco (90' Rebecchi), Budel (57' Cordone), Gemiti (75' Berani), Milito, Bjelanovic.
Non entrati: Gazzoli, Baldini, Grieco, Comandini. All.: De Canio. Fiorentina: Cejas, Lucarelli, Viali, Savini, Maggio, Di Livio (46' Ariatti), Fontana (46' Fantini), Piangerelli, Manfredini (79' Scaglia), Riganò, Graffiedi. Non entrati: Roccati, Delli Carri, Leon, Vryzas. All.: Mondonico. Reti: 27' Rossi (G), 37' Gemiti (G), 50' Riganò (F) Ammoniti: Savini (F), Rossi (G), Maggio (F), Piangerelli (F), Riganò (F), Graffiedi (F) Arbitro: Gabriele di Frosinone.
