L'aria dei centri urbani con il caldo sarà a rischio ozono. Per far fronte alla situazione l'Apat ha lanciato il progetto 'Qualita' ambientale nelle aree metropolitane italiane'. Otto le citta' coinvolte tra cui Firenze. Il
progetto prevede il monitoraggio della manutenzione delle città e l'ottimizzazione dei mezzi esistenti per migliorare la vita urbana, non solo per l'aria ma anche per rifiuti e
acque.
"Ritengo utili i chiarimenti odierni dell'assessore alla mobilità e all'ambiente.
Tuttavia si percepisce sempre di più la necessità di superare l'epoca dei provvedimenti, assunti e poi ritirati, ispirati alla logica dell'emergenza, una scelta che deve essere condivisa da tutta la Giunta visto che riguarda non solo la tutela ambientale, ma anche l'economia in senso ampio della comunità e del territorio e soprattutto la salute dei cittadini, specie dei più giovani". E' questo il commento del consigliere comunale diessino Antongiulio Barbaro, membro della commissione ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio, dopo la conferma dell'assessore Vincenzo Bugliani della sospensione dopo il 31 marzo del blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti, provvedimento finora in vigore il mercoledì e il giovedì.
"L'assessore Bugliani, che va certo apprezzato per l'equilibrio nella sua azione politica, ci informa che comunque dal 1° aprile rimangono in vigore altri provvedimenti di limitazione con finalità 'ecologiche', in particolare per l'accesso al centro storico - aggiunge Barbaro -. Tuttavia l'impressione è che la materia vada riorganizzata in modo più lineare, più chiaro per i cittadini e più efficace nei risultati. Altrimenti è molto probabile che dal 2005, anno in cui entreranno in vigore i limiti più restrittivi per gli inquinanti atmosferici (in particolare Pm10), il mancato rispetto degli standard europei costringa a misure ben più restrittive.
Per questo motivo - precisa il consigliere diessino - continuo a nutrire non poche perplessità per il sensibile allentamento fino all'autunno prossimo del sistema 'incentivi economici e divieti' che è alla base dell'Accordo di programma regionale. Un sistema che vuole produrre un'accelerazione nel ricambio ecologico del parco circolante finalizzata al rispetto di quei limiti". "Per questo - conclude Barbaro - continuo a pensare perciò che sia opportuna un'ulteriore riflessione, tecnica e politica, da parte della giunta comunale: piuttosto si ritirino le vecchie ordinanze del 2000 e del 2002 e si proseguano oltre il 31 marzo le limitazioni del mercoledì e giovedì, come indicato nell'accordo di programma promosso da Regione, Anci e Unione delle Province toscane".