17 produttori di Chianti Classico riuniti a “Chianti da scoprire” condividono la proposta del Barone Ricasoli della Carta dei vini certificata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2004 20:53
17 produttori di Chianti Classico riuniti a “Chianti da scoprire”  condividono la proposta del Barone Ricasoli della Carta dei vini certificata

Castellina in Chianti (Si), 20 Marzo 2004. -

La manifestazione – ribadisce Giovanni Vidali - nasce con l’intento di far aumentare la potenzialità di vendita di noi piccoli produttori facendoci conoscere agli operatori italiani e stranieri>.
Dopo una settimana di polemiche sul caro prezzi del vino al ristorante e all’enoteche, scaturita dai dati divulgati dal Barone Giovanni Ricasoli Firidolfi durante la tavola rotonda “Grandi vini e piccoli prezzi. Sarà questo il futuro del mercato vitivinicolo? organizzata al Relais du Silence Casafrassi, i 17 produttori presenti dichiarano in coro:

Il ristoratore ha un ruolo che nessuno vuole sostituire, l'agricoltura non può vivere di vendita diretta, ma la vendita in cantina può funzionare come calmiere dei prezzi>.
La polemica innescata a Casafrassi, è solo la cartina di tornasole di uno stato di malessere del vino di qualità ritenuto troppo spesso un oggetto di culto piuttosto che di consumo, inoltre i consumatori oggi sono divenuti consapevoli, più critici, più maturi.

Il “caro – vino” è stato messo in evidenza dal momento di crisi che il mercato del vini sta vivendo, è una congiuntura che si spalma anche su tutti gli altri prodotti agricoli, ma il settore vitivinicolo sente ancora di più questo momento di crisi, di forte concorrenza con i paesi stranieri, senza dimenticare che a maggio entreranno nell’Unione Europea altri paesi che hanno già chiesto l’impianto di vigneti>.
< Siamo pienamente in accordo con il Barone Giovanni Ricasoli Firidolfi, ha avuto il coraggio di mettere in evidenza un problema che esiste da anni, ma sempre sussurrato da tutti sottovoce – afferma Giovanni Vidali.

I rincari dei ristoranti sono esagerati rispetto al costo medio di un pranzo e di un vino in cantina. Le bottiglie dei grandi nomi che hanno fatto la storia del vino in Italia, hanno un costo giustificato anche da questo valore aggiunto, ma per noi piccoli produttori, che comunque curiamo il vino come il gioiello di famiglia, gli aumenti elevati sono troppo penalizzanti>. I produttori alla tavolo rotonda auspicavano una sorta di organo di controllo al fine di calmierare il prezzo.


I 17 produttori di “Chianti da scoprire “concordano con il Barone nel voler cercare un tavolo di confronto istituzionale nazionale.

In effetti in Italia sono poco diffuse e potrebbero servire per avvicinare il consumatore al prodotto di qualità ad un prezzo più abbordabile>.

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