Enduro: Kst, esordio a ridosso del podio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2004 14:56
Enduro: Kst, esordio a ridosso del podio

Buon inizio per il team KST-Husaberg, impegnato nella prima prova del campionato mondiale di enduro. Sul tracciato di Puerto Lumbreras (Spagna), i giovani piloti del team fiorentino, hanno lottato con gli altri per conquistare una posizione di tutto rispetto. Alla fine della due giorni Marko Tarkkala, il finlandese che corre con la Husaberg fe550, ha conquistato la quarta posizione in entrambe le giornate di gara. Una competizione segnata dal dolore per il tragico attentato di Madrid, con l’organizzazione che ha disposto un momento collettivo di commemorazione per le vittime del terrorismo, con cinque minuti di silenzio.

Accanto al paddock, anche un enorme fiocco nero in segno di lutto, visibile dall’alto per le telecamere impegnate a riprendere la gara. Il piloti KST-Husaberg, che gareggiano con il giglio di Firenze sulle proprie maglie, si sono resi protagonisti di una prestazione valida, visti i margini di miglioramento sia per quanto riguarda lo sviluppo delle moto sia per la condizione atletica e la resistenza alla fatica per le prove speciali che si corrono praticamente senza sosta lungo il percorso di gara.

Nella cittadina della regione di Murcia in particolare, l’organizzazione aveva disegnato dei tracciati davvero impegnativi che la pioggia ha reso ancor più massacranti per i piloti. A parte il miglior risultato del finladese Tarkkala, sesto si è piazzato nella stessa classe lo svedese Bjorne Carlsson. Nella categoria inferiore Andreas Toresson è finito al sesto posto nella prima giornata, mentre nella seconda la sua prestazione è stata limitata da una penalità che lo ha relegato in quindicesima posizione.

E a Puerto Lumbreras il team ha ribadito anche la sua missione di solidarietà. Un impegno per la pace e una testimonianza perché terminino le discriminazioni in tutto il mondo. I piloti della rappresentativa fiorentina hanno portato sulle maglie il logo di Amnesty International, mentre nel paddock, il logo dell’associazione di solidarietà era ben visibile da tutti coloro che assistevano alla gara. Il supporto ad Amnesty e alla campagna ‘IO NON DISCRIMINO’ proseguirà per tutte le gare del mondiale.

Un impegno, richiesto anche dal Comune di Firenze, che patrocina l’avventura mondiale del Team KST-Husaberg, e dall’assessore allo sport fiorentino, Eugenio Giani. L’avventura mondiale prosegue già da venerdì prossimo a Guimaraes in Portogallo, ma si prepara l’avventura italiana il 25 aprile, a Matelica. «L’obiettivo è migliorare ancora le nostre prestazioni – hanno detto il team Manager, Carlo Badini e il responsabile del reparto corse Husaberg, Thomas Gustavsson – un grazie a tutti gli sponsor (Ufo plast, Premier, Newfren, Quatd, Regina, Oxtar, Motorex, Pirelli e Billabong) per la fiducia, da parte nostra daremo il massimo per conseguire gli obiettivi che ci eravamo prefissati». L’enduro è una disciplina che nasce da quella che un tempo era chiamata ‘regolarità’.

Attualmente i piloti devono lottare contro il tempo nelle varie ‘prove speciali’ che rendono questo sport un vero e proprio ‘rally’ su due ruote. La gara si compone in varie competizioni: accanto a tratti su sentieri o mulattiere con un tempo di percorrenza da rispettare, i centauri si danno anche ‘battaglie’ in spazi aperti con un percorso fettucciato sul modello del motocross. Vince chi riesce ad ottenere il punteggio migliore, computato attraverso una serie di parametri come rispetto dei tempi (appunto regolarità) e penalizzazioni sul circuito.

La gara più celebre dell’enduro è la sei giorni per nazioni, organizzata ininterrottamente dal 1913, che quest’anno si svolgerà in Polonia dal 13 al 18 settembre.

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