Area di San Salvi: firmato l'accordo di programma per il recupero dell'ex ospedale psichiatrico
All'ex Meccanotessile la ditta Romagnoli si aggiudica l'appalto: tra un mese l'avvio dei lavori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2004 19:47
Area di San Salvi: firmato l'accordo di programma per il recupero dell'ex ospedale psichiatrico<BR>All'ex Meccanotessile la ditta Romagnoli si aggiudica l'appalto: tra un mese l'avvio dei lavori

E' stato firmato oggi in Regione l'accordo di programma per il piano di San Salvi. Dal punto di vista tecnico si tratta di un accordo di programma con contestuale accordo di pianificazione urbanistica per l'adozione di Piano urbanistico esecutivo (Pue) di San Salvi e della variante al Piano regolatore connessa. In concreto è il primo passo per il recupero dell'area dove un tempo sorgeva l'ospedale psichiatrico. Il piano è stato elaborato dal Comune, in collaborazione con l'Azienda sanitaria fiorentina e la Provincia di Firenze, per la riqualificazione urbana dell'area di San Salvi.

Attualmente nei 35 ettari sorgono gli immobili dell'ex ospedale psichiatrico di San Salvi di cui alcuni accolgono funzioni socio-sanitarie (Rsa le Civette e alcuni uffici), la scuola comunale elementare e materna Andrea Del Sarto, il polo scolastico della Provincia costituito dal Liceo Scientifico Gramsci, la Scuola Alberghiera Saffi e l'Istituto Tecnico Peano, un parco e servizi pubblici di quartiere. L'obiettivo del piano è il recupero complessivo dell'area e prevede la conferma delle scuole e delle attività dell'Azienda sanitaria, la realizzazione di residenze e l'ampliamento del parco.

"Questo piano è il frutto di un lungo iter che ha visto la partecipazione di tutte le realtà presenti nell'area - ha spiegato l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi -. Sono stati infatti compiuti approfondimenti e sviluppate integrazioni sulla base delle valutazioni espresse dalle commissioni consiliari, tenuto conto dell'apporto partecipativo dei comitati di cittadini, dei consigli d'istituto delle Scuole Superiori, delle associazioni presenti nell'area oltre che delle indicazioni emerse dal Quartiere 2.

In questo procedimento ci sarà modo per tutti i soggetti di far valere le proprie ragioni per mantenere all'interno le varie realtà esistenti nell'area". Nell'accordo di programma infatti sono già state inserite garanzie per la permanenza delle attività ospitate nell'area. Adesso l'accordo sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, gli atti saranno quindi depositati a libera visione del pubblico per venti giorni e nei successivi venti giorni i cittadini interessati potranno presentare eventuali osservazioni.

Alla scadenza dei termini verranno esaminate le eventuali osservazioni per la proposta delle controdeduzioni, a cui seguirà la stipula definitiva dell'Accordo di Programma e di quello di Pianificazione da parte delle amministrazioni. Entro un mese dalla stipula, l'accordo dovrà essere ratificato da parte del consiglio comunale.
"Proprio ieri la commissione di valutazione delle offerte ha concluso l'esame di tutte le proposte e ha aggiudicato l'appalto alla ditta Romagnoli. Con i tempi tecnici del perfezionamento del contratto in circa un mese dovranno partire i lavori.

Questo porterà al completamento di circa il 50% del nuovo Museo d'Arte Contemporanea. Una parte importante degli 11.000 metri quadri di superficie dell'ex Meccanotessile. Sarà realizzato anche il parcheggio sotterraneo". Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ha salutato il superamento delle numerose difficoltà incontrate lungo il percorso che porta all'inizio dei lavori sull'ex Meccanotessile, in via Taddeo Alderotti a Rifredi dove è previsto che entro la fine del 2005 sorgerà il nuovo Centro d'Arte Contemporanea.

"È un evento storico - ha proseguito Siliani - sia perché lo attendevamo da 25 anni e sia perché dimostrerà anche ai più scettici che Firenze non è sorda all'arte contemporanea e di questo grande spazio c'è un grande bisogno perché non si vive solo di arte antica ma anche di arte che si produce oggi. Una città come Firenze non può rinunciare ad essere un laboratorio di produzione di arte contemporanea. Credo che dall'avvio dei lavori possa derivare un'iniezione di fiducia per la città.

Per troppo tempo, incontrando persone ed esperti su questo tema ci hanno detto che non ce l'avremmo mai fatta ed invece dimostreremo che entro 15-18 mesi Firenze avrà un centro di arte contemporanea di livello europeo di cui credo tutti noi dovremmo andare fieri. Per l'inizio dei lavori prevediamo di organizzare insieme al Quartiere 5 e a tutta la cittadinanza un momento di festa".

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