"Il reddito medio delle famiglie toscane è di quasi 31mila euro (in Italia è di 25mila) -spiega Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria newsletter settimanale- Quello pro-capite è di circa 12mila euro (in Italia poco più di 9mila). Da noi dunque si vive meglio che altrove. In questa regione c'è benessere e alta occupazione. Ma non è tutto oro ciò che luccica: ci sono anche molti lavori precari, tante persone anziane che vivono sole, giovani single e, soprattutto, giovani con poca fiducia nel futuro.
Ci sono poi, anche da noi, più di 41mila famiglie povere, il 3% del totale (in Italia sono il 5%), quelle che hanno un reddito inferiore all'acquisto dei beni essenziali. Siamo una regione dove, per la prima volta, i giovani guardano al futuro con prospettive peggiori di quelle dei loro genitori. Un dato, quello dell'insicurezza, comune a tutta Italia. Un problema nuovo, da non sottovalutare. Le situazioni che presentano maggiori difficoltà interessano le fasce di reddito impoverite, quelle che hanno perso potere d'acquisto a causa di un'inflazione del 2% annuo.
Sono le giovani coppie con figli, quelle con un solo reddito, coloro che vivono in affitto o che hanno solo un lavoro precario e temporaneo. Per questo è un errore non sostenere la spesa per le politiche sociali. Nelle condizioni attuali il Governo dovrebbe sostenere i redditi medio bassi ed accrescere gli interventi sociali come il fondo nazionale e le risorse per gli aiuti sugli affitti. Per quello che ci compete porteremo avanti i progetti per incoraggiare l'occupazione femminile, per aiutare coloro che vivono in affitto e le giovani coppie con figli ad ottenere un mutuo per la casa.
Investiremo 313 milioni di euro entro il 2005 per costruire nuove case. Questo é l'impegno della Toscana per aiutare coloro che rischiano di trovarsi in situazioni di povertà".