Un'azione verso il governo perché vengano destinate risorse al Piano Strategico, con un occhio di riguardo per le aree dismesse

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2004 23:23
Un'azione verso il governo perché vengano destinate risorse al Piano Strategico, con un occhio di riguardo per  le aree dismesse

Questo l'obiettivo condiviso emerso stamani dalla riunione che si è tenuta in Palazzo Vecchio fra il sindaco Leonardo Domenici ed un gruppo di parlamentari di partiti di maggioranza e opposizione eletti nell'area fiorentina: Monica Baldi, Giovanni Bellini, Vannino Chiti, Vittoria Franco, Stefano Passigli, Guido Sacconi, Valdo Spini. L'incontro, al quale erano presenti anche il coordinatore scientifico del Piano strategico per l'area fiorentina Carlo Trigilia e l'assessore delegato al Piano Simone Tani, era stato promosso dal sindaco con una doppia finalità, come lui stesso ha spiegato nell'introduzione: sia per "definire sul piano normativo e legislativo iniziative e strumenti adeguati per sostenere i progetti definiti nei Piani strategici, che Firenze ed altre importanti città italiane stanno portando avanti per lo sviluppo del loro territorio", sia per "valutare iniziative parlamentari specifiche su temi che riguardano Firenze".

"Dobbiamo riportare le città al centro del dibattito nazionale" ha detto Domenici, ricordando anche il recente convegno internazionale tenuto a Firenze proprio sull'esperienza dei Piani strategici nei centri italiani ed europei. Per quanto riguarda i finanziamenti alle città che hanno Piani strategici (oltre Firenze ricordiamo Torino, La Spezia, Venezia, Trento, Pesaro, Piacenza, Vicenza, Verona, Venezia, Perugia), la prima proposta emersa dalla riunione è stata quella di attivarsi subito perché nella prossima legge finanziaria siano previsti specifiche risorse a loro sostegno.

"Sappiamo che è una strada difficile - ha detto il sindaco - ma credo che sia importante anche partire dal riconoscimento istituzionale dei piani strategici come motori dello sviluppo locale". Sarà anche avviata un'indagine per capire come collegare i diversi progetti ai programmi europei e ai finanziamenti collegati.
Sui progetti legati più specificamente a Firenze, sia previsti nel Piano strategico sia di carattere più generale, l'attenzione si è soffermata su un tema. Per quanto riguarda le aree dimesse di proprietà statale, come le numerose caserme messe in vendita dal governo con la cartolarizzaione, la proposta emersa è quella di chiedere un incontro ai ministeri della Difesa e del Tesoro per fare il punto sulla situazione, e individuare poi gli strumenti normativi più adatti.
In particolare questione affrontata, quella del nuovo polo musicale previsto nell'area dei Macelli, di proprietà comunale.

E' stato deciso di verificare se l'ipotesi alternativa di localizzazione nell'area di Porta a Prato, di proprietà delle Ferrovie, possa avere qualche concreta possibilità di realizzazione.

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