Il punto sul campionato della Fiorentina: delusione, non "rabbia viola"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 Febbraio 2004 14:36
Il punto sul campionato della Fiorentina: delusione, non

La nuova Fiorentina (ma quante sono state quest’anno?) di Mondonico ha esordito contro il Vicenza giocando una partita a due facce. In realtà giocando con due moduli completamente diversi: è come se due film (comico & western) fossero fatti dagli stessi attori con due registi diversi. Ognuno dei protagonisti si applica con il massimo impegno, ma è nella natura delle cose che ci sia la preferenza (e la maggior attitudine) per un genere rispetto ad un altro. Quindi è molto difficile che i giocatori viola presi per un modulo ben specifico (e per il quale non erano ancora entrati nella parte completamente) siano in grado di cambiare repentinamente tipo di gioco senza peggiorare il risultato.

Anzi, con la necessità di migliorarlo. E così è stato ieri al Franchi. Fantini seconda punta vuol dire snaturare le potenzialità del giocatore; Fontana trequartista puro vuol dire attendersi giocate che non sono nelle caratteristiche dell’ex ascolano; Piangerelli ad interdire da solo vuol dire fargli perdere misura e passo (e costringere Fontana ad indietreggiare). La lista potrebbe proseguire, passando per la svogliatezza e la superficialità di Vryzas, francamente irritante con i suoi passaggini laterali a cui fa seguito un leggero “trotterellare” verso non si sa dove. Questa Fiorentina , giocando così e cercando di applicare il nuovo modulo di Mondonico, per questo finale di campionato probabilmente non darà molte soddisfazioni ai propri sostenitori . Non che sia un problema di incapacità dell’allenatore, ma è che la società allo stesso ha chiesto segnali di discontinuità con la gestione precedente. E perciò ecco l'obbligo di cambiare modulo. Che fare allora, abbandonare con tre mesi di anticipo la corsa alla promozione? Diciamo che la corsa in senso stretto è già abbandonata: fine dell’ansia, dello stress, della pressione.

La Fiorentina a questo punto può e deve giocare domenica dopo domenica cercando di applicarsi per un calcio gradevole , dinamico, semplice. Poi, alla fine, si faranno i conti. Ma che sia gradevole, combattuto con generosità per novanta minuti, altrimenti qualche sostenitore troverà di meglio da fare la domenica e inizierà anche l’allontanamento dallo stadio. Dopo il match di ieri già domenica prossima, contro l’Albinoleffe, se ne vedranno i primi effetti. Alessandro Signorini

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