FIRENZE- "Le imprese stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella definizione di una strategia economica che abbia chiare ricadute sociali: dai diritti all'inclusione sociale, dalla trasparenza alla legalità. Siamo molto soddisfatti di iniziare una collaborazione con la Regione Campania su questi temi. Si tratta di un'opportunità culturale forte, che ci permette di intraprendere un percorso comune nella costruzione di nuove politiche sulla responsabilità sociale delle imprese." Con queste parole Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana, ha siglato assieme a Gianfranco Alois, assessore all'economia della Regione Campania, un programma di partenariato istituzionale sui temi dell'etica e dell'impresa.
Gli obiettivi del partenariato sono la definizione di modalità comuni di ricerca, ascolto, approccio, indirizzo ed intervento politico, amministrativo, sociale, economico e finanziario utili alla realizzazione di esperienze di governance locale partecipata e sostenibile oltrechè la determinazione degli standard di misurazione della qualità civile e sociale prodotta.
Altra peculiarità del protocollo d'intesa è l'individuazione di aree test in cui realizzare le strategie e le tracce d'intervento programmate.
L'obiettivo si è inserito nell'interscambio culturale e informativo tra le due regioni sulla Corporate Social Responsability (CSR) già collaudato - hanno ricordato gli assessori Alois e Brenna - dai due enti locali a partire dal novembre 2002. Interscambio che trova nuovo impulso nelle questioni etiche sollevate dai recenti crac mondiali dell'economia e della finanza, Enron, Cirio, Parmalat.
Il patto tra le due regioni si sviluppa in momento di crescita culturale dei temi legati alla responsabilità sociale delle imprese. Un momento in cui esperti e rappresentanti delle imprese, della finanza, della ricerca scientifica e tecnologica, delle istituzioni locali e del mondo non-profit, si adoperano per la definizione di politiche economiche che rimettano al centro la persona e non solo il mero profitto. Politiche che costituiscano la "nuova economia del valore", fondata su criteri di sostenibilità, equità, solidarietà, inclusione, condivisione, rispetto, trasparenza, tracciabilità, responsabilità.
