Mabo Livorno, amara trasferta anche a Reggio Calabria, giù 89 a 69

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2004 23:37
Mabo Livorno, amara trasferta anche a Reggio Calabria, giù 89 a 69

Reggio Calabria - “Cambia la riva… ma non il finale!” Appare questa l’esclamazione più appropriata per definire l’esito della seconda trasferta che, curiosamente, ha portato la Mabo Livorno a giocare nei palasport delle due città che si affacciano sullo stretto di Messina, vale a dire Reggio Calabria e, appunto, Messina. In quest’ultima città si era giocato, Domenica 18 Gennaio, il primo dei due incontri che ha tenuto Livorno lontano dalle mura amiche del Pala Macchia. In quell’occasione il classico “maledetto terzo quarto” ha sancito la sconfitta degli amaranto che nei primi venti minuti di partita erano riusciti a giocarsela alla pari con i messinesi.

L’incontro giocato ieri contro la Tris Reggio Calabria, che ha avuto lo stesso esito, ha mostrato una Mabo incapace, sin dai primi giri di lancetta, di reggere il ritmo dei ragazzi di Lino Lardo. Forse era un po’ presuntuoso auspicare un successo livornese, visto l’enorme divario nello stato di forma delle due squadre, ma era, comunque, fuori dall’immaginario collettivo pensare che alla sirena del secondo quarto il tabellone luminoso avrebbe scritto 47-26 a favore dei padroni di casa e soprattutto che nello scout personale di Bell ci sarebbe stato scritto 2 punti.

Purtroppo l’incubo è corrisposto a realtà. Dopo un primo quarto, che si è chiuso sul 23-14, dove la Mabo è stata in partita per circa cinque minuti, i ragazzi di coach Banchi hanno preso in mano vanghe e picconi e hanno cominciato a scavarsi la fossa. Naturalmente nel terzo quarto i Livornesi hanno continuato gli scavi facendo arrivare la quota di profondità fino ad un trentello che ha lasciato poche speranze ai giovani amaranto. Alla sirena del terzo quarto il tabellone scriveva 70-50 a favore di Reggio Calabria.

Con questo vantaggio di venti lunghezze i reggini hanno continuato tranquilli la loro partita fino all’ultima sirena che gli ha sancito il successo sul punteggio di 89-69. Il dato più preoccupante che emerge dalla partita contro la Tris è da ritrovarsi nelle cifre catastrofiche dello score di Charlie Bell: 8 punti in 33 minuti di gioco con 1/8 da 2 e 2/6 da tre conditi da una stoppata subita e due palle perse che gli hanno fruttato un –6 di valutazione. La brutta prova di Bell è, sicuramente, l’emblema di Mabo disastrata sia nel corpo che nella mente.

L’unica nota positiva di questa triste domenica porta il nome di Simone Cotani. Cifre alla mano è sembrato che l’ala di Ostia sia tornata a ruggire come lo aveva fatto all’inizio del mese: 17 punti in 33 minuti con 7/8 da 2 punti e 3/4 ai liberi più altre buone cifre che hanno fruttato a Simone un +24 di valutazione. Dagli altri sono arrivati 11 punti a testa per Garri, Brown e Young. Per riuscire a vincere queste partite bisogna che i primi due diano qualcosa di più. Banchi ha tentato per due minuti anche la carta Baah ma il black made in England è lontano anni luce dal tipo di giocatore di cui la Mabo ha bisogno per alzare la sua qualità di gioco.

Il resto dei soldati amaranto avevano poche cartucce ai loro fucili! Alla luce di questi ultimi due risultati è scontato sottolineare quanto Livorno abbia la necessità di aumentare la sua potenza balistica. In settimana scorsa era trapelato il nome della guardia, attualmente in forza alla Virtus Roma, Doremus Bennerman come primo candidato a rinforzare il reparto esterni labronico. Speriamo che questa voce diventi realtà il più in fretta possibile perché la grande guerra continua e la prossima legione che tenterà di conquistare il forte amaranto sarà la grande Benetton Treviso.

L’arsenale trevigiano è sicuramente più completo di quello livornese ma un bagno di umiltà degli amaranto potrebbe essere utile a bagnare un po’ le polveri venete! (Nicola Verzoni)

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