Viva l'Italia: cinque giovedì al Teatro Aurora di Scandicci (Fi), per percorrere gli ultimi 60 anni della nostra storia attraverso la narrazione, l’emozione, la provocazione, l'rriverenza e l’ironia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2004 17:36
Viva l'Italia: cinque giovedì al Teatro Aurora di Scandicci (Fi), per percorrere gli ultimi 60 anni della nostra storia attraverso la narrazione, l’emozione, la provocazione, l'rriverenza e l’ironia

“Viva l’Italia” (Il teatro dello stivale), cinque giovedì al Teatro Aurora di Scandicci, per percorrere gli ultimi 60 anni della nostra storia attraverso la narrazione, l’emozione, la provocazione e l’ironia. Lo spirito nazionale rappresentato, con chiavi di lettura assai diverse tra loro, da nomi significativi del panorama nazionale: Davide Enia e Ascanio Celestini, entrambi recenti premi Ubu come rivelazioni del teatro italiano, ci raccontano rispettivamente l’epica e la mitologia del calcio e quella più aspra della fabbrica.

Antonio Rezza, portatore sano di delirio scenico, presenta l’ultimissimo lavoro, in anteprima toscana, provocatorio, irriverente, al limite della censura; e Ugo Chiti, autore ai vertici della scrittura e della regia teatrale, con la sua Arca Azzurra traccia i confini lasciati sul terreno dalla violenza nazi-fascista e dalla Resistenza, oggi ancora al centro della polemica politica; e infine Paolo Hendel che, con l’abituale sferzante ironia, rimescola le carte dell’attualità politica (non solo italiana).


Come siamo cambiati in questi ultimi sessanta anni? Come sta oggi l’Italia? Questi i fondamentali della rassegna per parlare al cuore e all’intelligenza di una comunità scossa da polemiche, lacerazioni e scontri.
Viva l'Italia invita a ripercorrere la nostra Storia dalla Liberazione (Quattro bombe in tasca) ai giorni nostri (Fotofinish in bianco e nero e W l’Italia), passando per il periodo dell'industrializzazione, che ha contrassegnato i nostri anni '60 e '70 (Fabbrica) e arrivare a cuntare la vittoria ai mondiali dell’ ‘82 (Italia Brasile 3 a 2).
Il teatro, quello fatto bene (quello con gli stivali), è arte in grado di aiutarci a svelare la trama di rapporti e pensieri apparentemente dispersi nel caos del nostro tempo; è strumento potente per ricordarci cosa conta e cosa è contato davvero; il teatro è tempo sottratto alla velocità, tempo da dedicare a noi stessi.
Viva l’Italia come canto all’ottimismo della volontà, ai valori della nostra Costituzione e al coraggio di andare anche controcorrente.


L’iniziativa, promossa dal Teatro Studio in un altro spazio cittadino come il cinema-teatro Aurora, ha coinvolto per la campagna promozionale le varie realtà culturali, sociali ed economiche della città, radicandosi come evento nato e cresciuto a Scandicci da proiettare però anche al di fuori dei suoi confini.

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