Caldaie: più di 90.000 autocertificazioni inviate su 130.000 impianti
I fiorentini hanno risposto alle verifiche di Itagas

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Gennaio 2004 18:08
Caldaie: più di 90.000 autocertificazioni inviate su 130.000 impianti<BR>I fiorentini hanno risposto alle verifiche di Itagas

Caldaie più sicure, più risparmio energetico e maggiore informazione. Ha funzionato il servizio di verifica degli impianti termici che il Comune ha affidato alla società Itagas Ambiente che oggi ha presentato i risultati del primo anno di attività. Il rapporto riguarda il periodo compreso fra l'agosto 2002 e il dicembre 2003. In base ai dati gli impianti censiti risultano essere circa 130.000 (125.000 gli impianti termici di potenza inferiore a 35Kw e 5000 quelli di portata superiore a 35Kw).

Sono circa 90.000 gli impianti autocertificati dalle imprese di manutenzione e 11000 quelli controllati da Itagas. Ciò significa che a Firenze oltre il 75 per cento degli impianti è stato autocertificato. Una percentuale di gran lunga maggiore alla media nazionale che non supera il 30 per cento. "Abbiamo ottenuto buoni risultati - ha sottolineato l'assessore all'ambiente e alla mobilità Vincenzo Bugliani- grazie anche alla campagna informativa messa in pedi da Itagas con più di 120.000 comunicazioni personalizzate.

La risposta è stata buona con 90.000 impianti autocertificati dalle imprese su un totale di circa 130.000 impianti. Anche i cittadini sono contenti. I test di verifica sul livello di soddisfazione della gente per il servizio hanno evidenziato che il 93 per cento dei cittadini sono contenti dell'iniziativa". Grazie alle procedure di verifica di Itagas si ha una catalogazione precisa degli impianti sotto il profilo della sicurezza e dell'impatto ambientale. Non solo. La creazione di una banca dati con tutte le notizie riguardanti gli impianti della città consente di migliorare la prevenzione e gradualmente di eliminare impianti sempre più vecchi e poco sicuri.

Uno degli obiettivi dei controlli è anche questo: informare i cittadini sul fatto che un impianto più sicuro e moderno significa anche un bel risparmio energetico, un risparmio economico e più salute ambientale. Secondo il censimento, il consumo annuo di combustibile per il riscaldamento nel Comune di Firenze è pari circa a 204 milioni di metri cubi di metano. Con un semplice adeguamento alle prescrizioni di legge per i soli impianti fuori norma si può arrivare a risparmiare circa 13 milioni di metri cubi di combustibile che corrispondono a circa 8 milioni di euro.

Con investimenti maggiori e adeguamenti più sostanziali sempre sugli impianti fuori norma si può arrivare a risparmiare fino a 17 milioni di metri cubi. Il che significa un risparmio complessivo dell'8,5 per cento pari a 11 milioni di euro. Gli impianti sicuri sono la maggioranza, ma non tutti sono a norma. Nel 4 per cento dei casi il locale dove è installata la caldaia non è idoneo. Nel 27 per cento dei casi la ventilazione è assente o fuori norma, mentre la canna fumaria è fuori norma nel 20 per cento dei casi.

La sicurezza è naturalmente legata al rinnovo degli impianti. A Firenze il 9 per cento delle caldaie ha più di 15 anni, il 26 per cento ha tra i 15 e 20 anni. "Quanto alla sicurezza - ha precisato Bugliani- c'è un punto ancora da perfezionare, una volta che si è accertato che un impianto è a rischio di incidenti e il proprietario ne è stato adeguatamente informato. Il Comune non ha attualmente strumenti per imporre i miglioramenti necessari o la cessazione dell'utenza. La prossima tappa è proprio questa.

Acquisire i mezzi necessari per intervenire in questa direzione". (lb)

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