Le critiche di RdB alla Società della Salute

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2003 11:50
Le critiche di RdB alla Società della Salute

Mercoledì 5 novembre 2003, si è tenuto l’incontro sulla Società della Salute (SdS) fra la delegazione RSU del Comune di Firenze e l’Assessore alle Politiche SocioSanitarie Cioni. Era presente anche la delegazione della RSU dell’Azienda Sanitaria di Firenze. A seguito della delibera del Consiglio Regionale del 24 settembre 2003 che ha approvato l’”Atto di indirizzo regionale per l’avvio della sperimentazione della Società della Salute” il Comune di Firenze ha predisposto un documento di richiesta alla Regione Toscana di avviare tale sperimentazione nella Zona Sociosanitaria di Firenze.
Questo documento è stato approvato dalla Giunta Comunale il 29.10.2003 e sarà presentato al Consiglio Comunale il 17.11.2003.

La Società della Salute riunirà quanto fino ad oggi costituisce il Settore Sociale comunale ed il Servizio Sanitario territoriale dell’Azienda Sanitaria. La delegazione RdB presente all’incontro del 5 novembre ha posto all’Assessore le seguenti domande:
· Forma giuridica: posto il carattere di sperimentazione della SdS, si rende l’Assessore disponibile a siglare un accordo con la RSU che preveda, laddove accada che al termine della sperimentazione ci sia la possibilità di dovere cambiare il contratto vigente dei lavoratori comunali, di fare esercitare a questi ultimi un diritto d’opzione per mantenere il contratto Enti Locali?
· Condizioni di lavoro: c’è la necessità di comprendere se l’operare accanto ai lavoratori della ASL, con contratto diverso e condizioni di lavoro migliori, possa migliorare le retribuzioni di gran lunga inferiori e la qualificazione professionale etc.

dei lavoratori del Comune. Sono state richieste inoltre rassicurazioni circa il rischio che, data la carenza di personale ASL nei settori interessati, questo possa preludere ad un aggravio del carico di lavoro del personale comunale, anche alla luce di un’annunciata razionalizzazione delle risorse.
· I settori che fanno capo alla Sicurezza Sociale del Comune di Firenze e che non sono citati nel documento sulla SdS che destino avranno?
· Poli: il ruolo dei Poli (minori, anziani, handicap, inclusione sociale) facenti capo alle IPAB interessate nella SdS.

Si segnala il rischio di esautorare i servizi sociali comunali pubblici dando funzioni (operative? gestionali? programmatorie?) ad enti che vedono la forma giuridica in evoluzione ed a breve tempo e soprattutto verso un regime privatistico. I lavoratori dei servizi sociali comunali che rapporti avranno con tali enti?
· Bilancio: dal momento che la SdS persegue il pareggio di bilancio tramite l’equilibrio costi/ricavi finanche col contenimento dei costi, che ricadute ci saranno sui servizi e sui lavoratori che vi operano? Quali possono essere i ricavi del settore sociale?
· Terzo settore: perché non si ravvisa la presenza di un conflitto di interessi fra la partecipazione del terzo settore (in cui ormai troviamo la piccola associazione di volontariato accanto agli enormi consorzi di cooperative sociali) alla fase di programmazione dei servizi ed allo stesso tempo alla partecipazione alle gare d’appalto degli stessi soggetti? Crescerà il ruolo del terzo settore nella gestione dei servizi?
· Privato profit: che cosa significa che si intende ampliare la potenzialità dell’offerta anche attraverso il coinvolgimento del privato profit?
L’Assessore ha chiarito che è disposto a discutere con la RSU solo ciò che non è già stato concordato con i sindacati confederali a livello regionale e territoriale ed ha invitato la RSU a portare i temi che si intendono affrontare ad un incontro da tenersi prima della presentazione al Consiglio Comunale del 17.11.03.

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