Economia in Toscana: previsioni orientate ad un moderato ottimismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2003 22:55
Economia in Toscana: previsioni orientate ad un moderato ottimismo

E' questo in generale il dato che si rileva dall'indagine di Unioncamere Toscana sulla congiuntura industriale regionale per il 3° trimestre 2003, con riferimento alla produzione, occupazione e fatturato industriale.
Nel terzo trimestre di quest'anno, rispetto allo stesso trimestre del 2002, la produzione delle imprese manifatturiere toscane (con 10 addetti ed oltre) è diminuita del 4,1%. La fase recessiva sembra caratterizzata da un momento di stagnazione della domanda estera e dalla dinamica negativa degli ordinativi provenienti dal mercato nazionale (-5,3%).
Il livello dell'occupazione nelle imprese dell'industria manifatturiera regionale, ridottosi dello 0,4% rispetto al secondo trimestre 2003, oscilla intorno agli stessi valori ormai da due anni consecutivi, mentre il volume della produzione industriale regionale, contrattosi nel corso degli ultimi trimestri, si riporta sui valori registrati all'inizio del 2000.

Dal punto di vista strettamente congiunturale, la situazione non appare del resto molto più incoraggiante, sebbene rispetto al secondo trimestre di quest'anno il calo della produzione (-6,2%) e del fatturato (-4,9%), siano in linea con le riduzioni medie registrate nel corso del terzo trimestre del 2002 e del 2001.
Ancora una volta si nota comunque una correlazione positiva fra performance aziendale e dimensione d'impresa. Passando dalle classi dimensionali più piccole (10-49 addetti) alle unità maggiormente strutturate (250 addetti e oltre), rispetto al terzo trimestre 2002, si nota un miglioramento nell'andamento della produzione (da- 6,1% per le prime a +3,7% per le seconde) e del fatturato (da -6,2% a +1,4%), dovuti in parte ad una diversa dinamica degli ordinativi esteri, che scendono del -6,9% nelle piccole aziende ma crescono del +9,5% nelle imprese regionali con oltre 250 addetti.
La fase negativa dell'industria manifatturiera regionale non investe tutti i comparti produttivi.

Le migliori performance sono state raggiunte dal settore dell'elettronica e mezzi di trasporto, con un incremento medio di oltre il 9 per cento, seguito dal comparto del legno e del mobilio che, per la prima volta nel 2003, mostra segnali di crescita a livello di produzione (+2,5%), ordini provenienti dall'estero e grado di sfruttamento della capacità produttiva degli impianti.
Torna in territorio positivo (+1,9% tendenziale) l'andamento della produzione della chimica, farmaceutica, gomma e plastica, mentre la produzione del settore alimentare mostra un momento di assestamento (-1,4 su base annua) pur continuando a crescere il fatturato su base annua, grazie anche all'aumento degli ordinativi provenienti dall'estero.
Andamenti negativi simili (cali tendenziali della produzione fra il -4% ed il -6%) per i comparti della lavorazione di prodotti non metalliferi, della produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo, e della meccanica, che si discostano tuttavia nel dato occupazionale, in calo solo nella meccanica.
Menzione a parte merita il comparto moda dove, nel periodo luglio-settembre 2003, la produzione cala in maniera più marcata nel settore del cuoio e pelli (meno 11,4 punti) e appare leggermente meno grave, pur mantendosi su livelli di guardia, nel tessile e abbigliamento (-9,4 punti).
A livello provinciale si riscontra una miglior tenuta, ma sempre su valori negativi, nelle province di Massa Carrara (-0,2%) e di Firenze (-0,9%).
Leggermente peggiore l'andamento della produzione industriale nelle province di Lucca (-2,0%), Livorno (-2,6%) e Grosseto (-3,1%), pur con ricadute diverse sull'andamento regionale in funzione del diverso peso assunto dai tre ambiti territoriali considerati.

Un arretramento leggermente superiore caratterizza poi gli andamenti della produzione industriale nelle province di Siena (-4,0%), Arezzo (-4,4%) e Pisa (-4,7%), mentre più profondi restano i dati negativi dell'area provinciale di Pistoia (- 6,2%) e di Prato (-12,4% ).
Nonostante tutto, la rilevazione delle aspettative degli imprenditori per il quarto trimestre dell'anno sono orientate ad un moderato ottimismo, attendendosi una leggera ripresa di produzione, domanda interna, estera e occupazione.

L'ottimismo che pur traspare nei giudizi degli imprenditori deve essere tuttavia ancora valutato con cautela, e sottoposto ad una conferma nel corso delle prossime indagini, seppure possano far ben sperare in tal senso l'attesa ripresa dell'economia statunitense e la vocazione all'export del sistema economico e produttivo regionale.

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