Bilancio, approvato ordine del giorno della maggioranza: «Entro il 2003 l'osservatorio sui servizi pubblici locali»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2003 08:35
Bilancio, approvato ordine del giorno della maggioranza: «Entro il 2003 l'osservatorio sui servizi pubblici locali»

Concreta attuazione delle azioni individuate fin dal 2002 per correggere gli squilibri più evidenti nel bilancio comunale. Presentazione, entro quest'anno, della proposta finale per l'istituzione dell' "osservatorio sui servizi pubblici locali". Sono alcune delle richieste contenute in un ordine del giorno presentato da Caffaz e Barbaro (DS), Basosi (Margherita), Conti (PPI), Rotondaro (Comunisti Italiani), Falqui (gruppo misto), Papini (Verdi), Fittante (Insieme per l'Ulivo in Toscana) ed approvato ieri sera dal consiglio comunale.

Il documento apprezza e condivide gli obiettivi politici indicati nel documento di programmazione politico-finanziaria del Comune come «il mantenimento e miglioramento dei servizi locali», «il proseguimento determinato del processo di integrazione con i Comuni contermini, che vede nei servizi alla mobilità, nel servizio idrico integrato, nel servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani altrettante occasioni di impegno» e «l'adeguamento della macchina comunale, da potenziare nelle funzioni orientate al controllo dei servizi erogati e alla loro progettazione».

I firmatari dell'ordine del giorno apprezzano «la rinnovata disponibilità delle categorie economiche in merito alla predisposizione del cosiddetto "City-Fund" ed esprimono «preoccupazione per il ritardo che sta segnando la concreta attuazione dell'istituzione del "contributo di scopo" e per i vincoli che a tale proposito risultano inseriti nella proposta di legge finanziaria del Governo».
«Nel documento di programmazione economico-finanziaria del Comune non c' è traccia di un orientamento politico deciso».

Lo ha detto il capogruppo dell'Udeur Luigi Morelli che, oggi pomeriggio in consiglio comunale, si è astenuto nella votazione della delibera che conteneva il Dpf. «A due anni dai tagli del Governo Berlusconi a danno degli enti locali - ha spiegato Morelli - dobbiamo dare, nostro malgrado, più urgenti risposte in termini di capacità di governo e di efficienza. Non sono molto convinto sulla garanzia di efficacia di alcune "esternalizzazioni" di servizi pubblici effettuate: se il controllo della sosta lo avesse mantenuto l'amministrazione non avremmo assunto un numero così elevato di personale la cui qualifica professionale consiste unicamente nel "fare le multe per il divieto di sosta".

Probabilmente avremmo assunto agenti di polizia municipale con qualifiche e competenze più ampie a parità di costi». «La mia astensione - ha concluso il capogruppo dell'Udeur - non è estranea al documento da me presentato in occasione della discussione dell'ultimo bilancio ed accolto dal sindaco nel quale si chiedeva con forza un organismo di controllo politico sulla gestione delle società per azioni comunali. Queste ultime, così gestite, appaiono come titolari di una sorta di immunità parlamentare, lontane dagli interessi dei cittadini e lontane dall'essere utili ai bilanci del Comune».

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