Campagna a favore dei trapianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2003 16:21
Campagna a favore dei trapianti

«Rifiorisce la vita, diventa donatore» è il titolo della campagna lanciata dall'Atto, l'associazione trasfusi e trapiantati organi, in collaborazione con Ataf che questa mattina è stata presentata in Palazzo Vecchio dalla presidente della commissione per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini. «L'obiettivo di questa campagna, che durerà per alcuni mesi - ha spiegato la presidente Agostini - è quello di sensibilizzare i cittadini a dare la propria disponibilità alla donazione degli organi.

Su ogni vettura dell'Ataf i fiorentini troveranno una locandina con alcuni coupon da staccare: su questi ultimi, chi lo vorrà, potrà dichiarare la propria intenzione di donare i propri organi». L'Atto rappresenta in Toscana il Forum nazionale associazione trapiantati e conta, in Toscana, circa 1600 soci dei quali circa 300 sono trapiantati di organi o tessuti, e collabora con il Ministero della salute e il Centro nazionale trapianti. Nella nostra regione, nel 2003, sono stati effettuati 105 trapianti di rene, dieci di cuore, 57 di fegato e uno di polmone.

Secondo la presidente della commissione «oltre a mettere a fuoco la scelta ed il dolore per molte famiglie di procedere ad espianti in momenti drammatici della vita. E' necessario parlare con e per i trapiantati per approfondire i disagi del reinserimento dei soggetti trapiantati in una vita in condizioni nuove. La nostra associazione ha molteplici obiettivi - ha spiegato la presidente dell'Atto Loriana Collaveri - anzitutto aiutare per le necessità pratiche e morali chi deve sottoporsi a trapianto, sollecitare la realizzazione di più centri per trapianti e, soprattutto, l'allestimento di centri di controllo a supporto delle unità di chirurgia.

Non possiamo affidare i trapiantati solo ai chirurghi: ogni soggetto ha bisogno di terapie continue e di alto valore professionale che comprendono più specializzazioni mediche. Questi centri di controllo sono carenti ma, come si vede, fondamentali. Per questo abbiamo anche presentato un emendamento al piano sanitario regionale che precisa questa esigenza».(mr)

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