La stagione 2003.04 del Teatro Studio di Scandicci (Fi) si aprirà lunedì 3 e martedì 4 novembre (ore 21.15) con lo spettacolo "Il Cortile"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2003 13:06
La stagione 2003.04 del Teatro Studio di Scandicci (Fi) si aprirà lunedì 3 e martedì 4 novembre (ore 21.15) con lo spettacolo

Il Teatro Studio apre la nuova stagione con un cartellone eclettico, ricco di eventi che corrono sul filo di tradizione e sperimentazione e che quest’anno percorrono il tema della città e del suo cambiamento. Un progetto che parte dai lavori delle compagnie RESIDENTI, Krypton, Piccoli Principi, Kinkaleri e Gogmagog, per aprirsi a nuove collaborazioni internazionali.
Krypton presenterà il 2° allestimento - con una differente struttura drammaturgica e registica e nuovi attori - di “Ico no Clast” di Fulvio Cauteruccio, uno degli spettacoli più visti e “chiacchierati” della scorsa stagione (12-18 gennaio).

La Compagnia prosegue inoltre la ricerca sulla produzione di Samuel Beckett con “L’ultimo nastro di Krapp” per la regia di Giancarlo Cauteruccio (27 febbraio - 4 marzo), che firmerà anche “Ubu Roi” di Alfred Jarry in prima nazionale e in collaborazione con il festival Fabbrica Europa (19 - 30 maggio).
Piccoli Principi presenterà in prima nazionale all’interno della stagione di Teatro Ragazzi il lavoro sul mito di Amore e Psiche (3-7 dicembre), in collaborazione con alcuni centri culturali francesi, e “La magia delle immagini” (29-31 ottobre).
Kinkaleri ripresenteranno il successo della scorsa stagione “”, già vincitore del Premio Ubu per il teatro-danza (22-24 gennaio), e proporranno in prima nazionale il 3° studio su “I Cenci” di Antonin Artaud (12-14 dicembre).
Gogmagog saranno in scena, anch’essi in prima nazionale, con “Felix” (20-23 novembre).
Sicuramente degne di attenzione le OSPITALITÀ: Scimone Sframeli presentano il nuovo spettacolo “Il Cortile” (3, 4 novembre); il Teatro delle Albe presenterà “I Refrattari” (28, 29 novembre), e la Compagnia Lombardi / Tiezzi “In fondo a destra” e “I danni del tabacco” (5, 6, 7 febbraio), il Teatro di Buti con Fondazione Pontedera Teatro “Minimacbeth” di Andrea Taddei e Dario Marroncini (20 e 21 dicembre) e sempre Pontedera Teatro “La poltrona scura” (6 marzo) di Roberto Bacci.

E ancora un felice ritorno, quello di Emma Dante con il suo nuovo “Medea” interpretato da Iaia Forte e Tommaso Ragno (31 marzo e 1 aprile). Ascanio Celestini svilupperà un lungo laboratorio sul disagio mentale e le sue narrazioni metropolitane che si concluderà con la conferenza spettacolo “Storie da legare ovvero dei matti non si sa niente” (9 aprile).
Ma l’ambizione di questa stagione è anche quella di ampliare la platea del teatro nella nostra città; ecco allora, al Cinema-Teatro Aurora, “Viva l’Italia”, una rassegna parallela con spettacoli di alto livello qualitativo e fruibilità popolare.

Da gennaio ad aprile 4 appuntamenti: “Italia Brasile 3 a 2” di Davide Enia (29/1), “Quattro bombe in tasca” di Arca Azzurra (11/3), “Fotofinish in bianco e nero” di Antonio Rezza (19/2) e “Fabbrica” di Ascanio Celestini (8/4).
Prosegue parallela la stagione dedicata al Teatro Ragazzi, “Le città invisibili”, a cura di Mario Bianchi, che vede Teatro Città Murata con “La guerra dei bottoni” e “Alla corte del Prof. Propp”, I Teatrini con “Quarantatretramonti”, La Ribalta in “Samarcanda.

Omaggio a Magritte”. E, naturalmente, i già citati Piccoli Principi.
Oltre all’attenzione che verrà dedicata alle nuove generazioni (Gogmagog, I Sacchi di Sabbia, Istituto Charenton, Olyve) è prevista nella primavera 2004 la 2° edizione di Short Connection, la rassegna internazionale sulle nuove frontiere dell’arte performativa curata da Kinkaleri.
A fine stagione verranno proposti gli eventi spettacolari/installazioni nati dai LABORATORI condotti in città da Ascanio Celestini, Piccoli Principi, Catalyst, Krypton, Ogi:no knauss.
Il Teatro ospiterà poi INCONTRI con artisti teatrali, giornalisti, scrittori, amministratori sul tema delle metropoli e happening poetici come quello di Rosaria Lo Russo sulla poetessa Anne Sexton e quello di Aldo Roda tra arte, filosofia, letteratura e musica.
Il Teatro Studio porta così avanti anche in questa nuova stagione la propria vocazione di teatro di produzione, di laboratorio permanente per artisti, di luogo animato da pensieri, riflessioni, stimoli e confronti, di centro di aggregazione e di bottega delle creatività.

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