Questo il testo dell'intervento di Gianni Conti: «Per attenuare la comprensibile rabbia dei cittadini nei confronti della gestione della sosta a pagamento, l'Amministrazione Comunale ha bisogno di un colpo d'ala. La mediazione politica non basta più, occorre una proposta meno impositiva per recuperare la fiducia ed il consenso dei fiorentini sulla politica praticata all'insegna del "Sosta e paga". La recente assemblea, sponsorizzata spontaneamente dalla società civile ha posto con forza alcune riflessioni alla maggioranza di Palazzo Vecchio: la prima è che i cittadini hanno una vitalità amministrativa di primissimo ordine.
Impensabile fino a qualche anno fa. La gestione della cosa pubblica è seguita attentamente anche "fuori dal Palazzo", e sottoposta a rigorose valutazioni, non solo politiche ma anche di selezione e formulazione dei problemi di interesse collettivo. La seconda riflessione sta nella rivendicazione del diritto alla mobilità e della sosta sul suolo pubblico, nei limiti del possibile e del consentito; invocando il rafforzamento del servizio di trasporto pubblico e la creazione di parcheggi sopra e sotto terra al limiti delle zone a traffico limitato, con la realizzazione di parcheggi scambiatori a costo zero; di autoparchi attrezzati per impedire la penetrazione degli automezzi pesanti.
I cittadini, inoltre, chiedono l'abolizione della sosta a "palle", di più colori e di quella notturna, favorendo la sosta veloce con la gratuità della prima ora. Infine, la soppressione della cosiddetta"Tassa sul dolore", cioè i parcheggi a pagamento nelle zone ospedaliere, nelle aree delle case di cura e dei numerosi cimiteri. Dunque, i cittadini chiedono al Sindaco un radicale ripensamento sulle direttive impartite alla Società Firenze Parcheggi. Personalmente ritengo la richiesta interamente accoglibile e legittima».
(mr)
