In prima nazionale al teatro di Rifredi "Piccole Mosse"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2003 10:50
In prima nazionale al teatro di Rifredi

IL TEATRO DELLE DONNE, Centro Nazionale di Drammaturgia delle Donne, presenta AUTRICI A CONFRONTO XII edizione Festival Nazionale sulla Drammaturgia Contemporanea delle Donne, in collaborazione con la stagione del Teatro di Rifredi. Da martedì 28 ottobre a domenica 2 novembre (feriali ore 21.00 - domenica ore 16.30), in prima nazionale va in scena "PICCOLE MOSSE", di Valeria Moretti, regia Stefano Massini, scene e costumi Joanka Micol Medda – luci Alfredo Piras, con Monica Bauco, Lucia Socci e Ilaria Cristini.


LO SPETTACOLO "PICCOLE MOSSE" DI VALERIA MORETTI, NUOVA PRODUZIONE DEL TEATRO DELLE DONNE, INAUGURA AL TEATRO DI RIFREDI LA SEZIONE DELLA STAGIONE 2003-2004 DENOMINATA "PALCOSCENICO DELLA TOSCANA", CHE, CON LA PRESENZA DI STRUTTURE AFFERMATE E DI FORMAZIONI EMERGENTI DELLA TOSCANA, CONFERMA ANCORA UNA VOLTA IL SOSTEGNO E L’ATTENZIONE CHE IL TEATRO DI RIFREDI RISERVA ALLE PRODUZIONI DELLA NOSTRA REGIONE.
Il divertente della vita sono le infatuazioni, le piccole mosse. La scena è una campagna inglese.

Brughiera. Un manto di erba che sembra un tappeto affacciato sull’infinito, sospeso come un mantello sotto un cielo che racconta le sue storie. E sotto quel cielo, che presto si oscurerà per una eclisse totale, tre donne sfidano il silenzio con parole che nascondono mondi e contengono l’universo. Sono Virginia Woolf, Vita Sackville-West e la giovane Mary Campbell. Va in scena una mappa astronomica del loro universo. L’universo fortissimo e fragile di quel loro cercarsi, di quel loro respingersi per poi ritrovarsi ancora, di nuovo, a indagare la vita, l’arte, la libertà.

Ovvero ad indagare l’amore. Perché "Piccole Mosse" è una grande inchiesta sul senso dell’amore. E’ una indagine che scende fra le pieghe del sentimento e ne scandaglia il nucleo primigenio: l’amore come necessità vitale di un confronto, l’amore come grido contro la solitudine dell’esistenza, l’amore come urgenza di significato e anelito dell’infinito. "Piccole Mosse" è una eterna istantanea scattata su un dialogo sospeso nel tempo perché fuori dal tempo. Sospese in una abbagliante moviola che profuma di Cechov, Virginia, Vita e Mary parlano una lingua che non ha età, in attesa di una eclisse che torna ogni duecento anni.

Una attesa che consente soltanto di galleggiare sulla realtà. E’ uno spettacolo che si svolge davvero altrove. Il mondo sta da un’altra parte, con le sue leggi, le sue regole, le sue convenzioni. Forse non esiste neppure, non esiste più. Tanto che il salotto compassato dei rispettivi mariti non può che deformarsi in un beffardo gioco di specchi. Il testo di Valeria Moretti racconta con sapiente nitore e con levità di toni il dramma eterno della ricerca di significato.Le protagoniste rifiutano la consuetudine supina di una vita corretta con mezze misure.

Cercano la verità, inseguono la fuga. Non tanto nello scandalo di carezze proibite, quanto nel miraggio di svelare la realtà. Tre donne inseguono la bellezza. La bellezza immortale di attimi che passano come stelle cadenti. Come una eclisse che tornerà fra duecento anni.
Il testo di Valeria Moretti viene contemporaneamente messo in scena a Parigi per la regia di Rachel Salik, al Theatre de la Huchette (23, rue de la Huchette – Paris), da domenica 19 ottobre. (Roberto Onorati)

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