Sciopero generale: disagi per la circolazione
Centrosinistra e Rifondazione votano in consiglio regionale il sostegno ai sindacati, il Centrodestra no

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2003 12:16
Sciopero generale: disagi per la circolazione<BR>Centrosinistra e Rifondazione votano in consiglio regionale il sostegno ai sindacati, il Centrodestra no

Firenze, 23- Domani è stato indetto lo sciopero generale dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. E' prevista una manifestazione che potrà causare alcuni disagi nella circolazione nelle zone in cui sfilerà il corteo dei lavoratori. La concentrazione è prevista alle 9 in piazza Indipendenza. Da qui il corteo si sposterà verso piazza Santissima Annunziata dove, intorno alle 12, è previsto il comizio. Questo il percorso via XXVII aprile, via Arazzieri, piazza San Marco, via Cavour, via Martelli, piazza Duomo, piazza San Giovanni, via Cerretani, via dei Pecori, piazza San Giovanni, piazza Duomo, via dei Servi fino ad arrivare in piazza Santissima Annunziata.

In queste strade scatterà il divieto di transito al passaggio del corteo. Una mozione di sostegno allo sciopero generale di domani, 24 ottobre, è stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana con i voti favorevoli del Centrosinistra e di Rifondazione comunista e quelli contrari del Centrodestra. Con questa mozione, presentata dai gruppi del Centrosinistra e da Rifondazione, il Consiglio regionale sostiene le ragioni che hanno condotto le organizzazioni sindacali a promuovere unitariamente lo sciopero ed auspica che i provvedimenti governativi siano profondamente riveduti in Parlamento anche attraverso il confronto con le parti speciali.

In Aula consiliare Maurizio Dinelli di Forza Italia, nell’affermare di rispettare la posizione dei sindacati, all’interno dei quali ha fatto notare l’esistenza anche di posizioni diverse al di là dell’adesione, ha detto di non condividere nel merito lo sciopero di domani in quanto è da condannare, secondo lui, la parte politica che cerca di appropriarsi di esso e dei suoi contenuti per andare oltre le rivendicazioni sindacali e fare appunto una battaglia politica. Oltretutto, secondo Dinelli, il Centrosinistra, se fosse stato al Governo, avrebbe fatto una politica del tutto simile a quella del Governo presieduto a Silvio Berlusconi e ciò è facilmente dimostrabile, ha aggiunto, analizzando le scelte e le politiche economiche fatte da alcuni Paesi, come la Gran Bretagna ma soprattutto la Germania, che sono guidati da leader accomunabili a quelli del Centroisinitra italiano.

Il vero scopo di certe iniziative sindacali, ma soprattutto della loro strumentalizzazione politica, ha concluso Dinelli, è creare incertezza e mettere i padri contro i figli. A Dinelli ha risposto la consigliera Anna Annunziata dei Democratici di sinistra la quale ha affermato che la riforma delle pensioni il Centrosinistra l’aveva fatta ed è la riforma in atto, quella che porta il nome di Lamberto Dini, una riforma che secondo la Annunziata sta dando i suoi frutti e rispetto alla quale era già stato sottoscritto un accordo con i sindacati che prevedeva e prevede una verifica nel 2005 per fare il punto della situazione.

Chi vuole mettere i padri contro i figli, ha quindi affermato la Annunziata, è proprio il Governo di Berlusconi che intende smantellare e destrutturate una riforma ancora in corso. Per questi motivi, ha aggiunto, parlando dello schierarsi al fianco dei sindacati non si può parlare di strumentalizzazione politica bensì di dovere civile e sociale. I sindacati chiedono al Governo di ritirare la ventilata ipotesi di riforma, ha osservato, e sul tema della previdenza rivendicano la concertazione con il Governo il quale però finora, ha concluso, ha sempre negato ogni costruttivo confronto alle parti sociali.


“La nostra adesione alle ragioni dello sciopero non riguarda solo l’opposizione alla riforma delle pensioni. C’è molto di più. Si deve protestare contro il carovita, alimentato dalla colpevole assenza del governo. Contro una legge finanziaria che taglia i servizi sociali essenziali e mette in ginocchio le regioni e i comuni”. Così il segretario dei Ds toscani Marco Filippeschi che illustra il documento di adesione alle motivazioni dello sciopero generale approvato con voto unanime dalla Direzione regionale della Quercia.

“In Toscana ci opponiamo alla politica del governo con atti concreti – aggiunge Filippeschi – aiutando un’economia che è in sofferenza anche per i fallimenti di Tremonti. Contrastando provvedimenti indecenti come quello del condono edilizio”. “C’è uno schieramento sempre più largo e socialmente trasversale che non sopporta più l’incapacità e l’iniquità delle politiche del governo – conclude il segretario Ds – e ciò si è visto bene in questi giorni nell’assemblea nazionale dell’Anci di Firenze e nel forum pratese sulla piccola e media impresa.

Il governo è ormai al punto minimo di credibilità e di fiducia”. Ecco di seguito il testo del documento di adesione allo sciopero approvato dalla Direzione regionale dei Ds toscani: “La Direzione Regionale dei Ds della Toscana esprime solidarietà e sostegno allo sciopero generale promosso unitariamente da Cgil-Cisl-Uil per il prossimo 24 ottobre. Di fronte alle proposte del governo in materia previdenziale, che minano alle basi il nostro sistema pensionistico e mentono sulle vere priorità da affrontare in questo campo, di fronte a una manovra di finanza pubblica che per il terzo anno consecutivo ci allontana dall’Europa a colpi di rinvii, una-tantum, condoni e priorità sbagliate, lo sciopero generale rappresenta la risposta naturale del sindacato.

I Ds sono in campo con le loro proposte per un welfare equo e sostenibile, per una politica economica che coniughi sviluppo e investimenti in capitale umano, a sostegno della battaglia unitaria del sindacato e nel rispetto della reciproca autonomia”.
(mr)

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