Tassa di scopo e tributi di natura commutativa per aumentare le risorse degli enti locali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2003 18:49
Tassa di scopo e tributi di natura commutativa per aumentare le risorse degli enti locali

FIRENZE- “E’ necessario promuovere una grande mobilitazione di Regioni, Province e Comuni per consentire una coerente attuazione del federalismo, fiscale e amministrativo. Ed occorre cambiare profondamente la Finanziaria 2004, una manovra che ignora le pressanti richieste degli enti locali, assestando un altro duro colpo alla loro autonomia. Si tratta di questioni che riguardano direttamente la vita dei cittadini ed in particolare quella delle classi più svantaggiate”. Così Marco Montemagni, assessore regionale al bilancio e alle finanze, a Viareggio al convegno promosso dalla Lega delle Autonomie dal titolo ‘Federalismo sospeso: le autonomie territoriali tra Costituzione federale e neo-centralismo’.

Per ovviare al quadro negativo imposto agli enti locali è pronta una proposta di legge regionale che vuol dare attuazione al coordinamento dei sistemi tributari regionale e locali. “Si tratta – afferma Montemagni – del primo intervento normativo regionale di questo tipo nell’ambito del nuovo ordinamento costituzionale. Prevederà l’istituzione di forme di tassazione commutativa e di scopo a favore della Regione, dei Comuni e delle Province in attesa che vengano emanati i principi fondamentali”.
Montemagni ribadisce la logica che ha ispirato e che continua ad ispirare l’azione della Regione: nessun centralismo, nessuna logica di governo dall’alto.

“Si tratta di sviluppare insieme una programmazione partecipata e cooperativa, che sappia far interagire le diverse istituzioni tra loro e queste con i soggetti economici e sociali”.
L’analisi della situazione attuale riguardo alla posizione degli enti locali, della sempre più scarsa autonomia di cui possono godere, è al centro dell’intervento dell’assessore. “Purtroppo il quadro che abbiamo di fronte è formato da una serie di elementi critici, ciascuno dei quali costituisce un arretramento rispetto al testo della riforma costituzionale e, in alcuni casi, anche rispetto alle riforme già avviate in tema di federalismo fiscale e amministrativo.

Si assiste ad un ritorno ad un sistema fondato sulla finanza derivata e sul centralismo statale. Con la Finanziaria 2004 si prorogano a tutto il 2004 i lavori dell’Alta Commissione quando invece avrebbero dovuto concludersi alla fine del marzo di quest’anno: ciò vuol dire che nemmeno nel 2005, a quattro anni dalla riforma costituzionale, si darà avvio al federalismo fiscale”. La lista delle critiche alla manovra finanziaria del Governo è lunga. “Le risorse destinate a finanziare gli oneri per i rinnovi contrattuali dei dipendenti del comparto sanitario sono insufficienti – ha proseguito l’assessore – così come il sostegno al sistema produttivo delle piccole e medie imprese.

Per non parlare poi delle norme sul condono edilizio, norme che la Giunta Regionale ha deciso di impugnare per incostituzionalità mentre sulla materia ha adottato una propria legge che determina di fatto la inapplicabilità del condono in Toscana”.
Gli elementi che frenano crescita ed autonomia di Regioni, Province e Comuni non si fermano qui. “Il blocco degli aumenti dell’Irap e delle addizionali all’Irpef – conclude Montemagni – disposto dalla Finanziaria del 2003 è stato imposto con il solo intento di scaricare il peso sugli enti locali dell’annunciato impegno del Governo di diminuire la pressione fiscale senza garantire il finanziamento delle funzioni essenziali.

Un blocco che peraltro crea un forma di discriminazione tra enti: quelli che si sono già avvalsi della potestà di aumentare le aliquote e quelli che non lo hanno fatto”.

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