Corso di formazione professionale all'istituto "Leonardo da Vinci": nove donne diventano restauratrici di orologi antichi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2003 18:46
Corso di formazione professionale all'istituto

Seicento ore di lezioni e di laboratori riservati a nove donne, dai 25 ai 50 anni di età, non occupate o disoccupate che sono diventate tecnici esperti nel restauro e nella conservazione di orologi antichi. E' stato questo lo scopo del corso di formazione professionale, unico in Toscana e uno dei pochi in Italia, finanziato dal Fondo sociale europeo che si è concluso oggi con un convegno intitolato "Retime - Restauratori del tempo" all'Istituto tecnico industriale e professionale "Leonardo da Vinci".

Il corso si è tenuto presso i laboratori di micromeccanica e le aule didattiche dell'Iti-Ipia di via del Terzolle, che, come scuola comunale, è, insieme alle agenzie formative Ial Toscana e Associazione culturale Mosaico, uno dei partner del progetto. Proprio al "Leonardo da Vinci" è stato istituito nel 1950 il primo corso di operatore in orologeria e micromeccanica. "Con le risorse economiche del Fondo sociale europeo - spiega l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - si è potuto svolgere questa attività di formazione per nove donne interessate a reinserirsi nel mondo del lavoro attraverso una professionalità specifica.

Si sono create così valide professionalità nel campo dell'artigianato artistico che rappresenta una voce importante e delicata per la città". Quello degli orologi antichi a Firenze è, infatti, un patrimonio culturale che corre il rischio di disperdersi anche per la mancanza di orologiai. Da qui l'idea di progettare un corso finalizzato proprio al restauro e alla conservazione di orologi indirizzato alle donne, che sicuramente hanno attitudini per questa tipologia di lavoro ma che, per consuetudine culturale, non scelgono professioni in campo tecnico dove, fra l'altro, le possibilità di lavoro sono più ampie.

Fin dall'inizio il progetto è stato incoraggiato e sostenuto dall'Istituto e Museo di storia della scienza e dalla Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti. Il percorso didattico, con 600 ore di lezione fra teoriche e pratiche e 100 ore di stage, è stato strutturato in modo da fornire alle allieve le competenze di base per l'inizio di un percorso professionale. Esperti maestri orologiai hanno accolto le corsiste in stage e la loro preparazione tecnica e culturale è stata arricchita anche da un viaggio nella Svizzera Nord-Occidentale, dove hanno potuto visitare l'azienda di produzione più grande del mondo, la Eta di Grenchen e il Museo internazionale dell'orologeria di La Chaux de Fondes, dove esiste un centro di restauro di orologi antichi, e quello dell'orologio di Le Locle.

Per dare un seguito concreto al corso l'Istituto "Leonardo da Vinci" si è fatto promotore, come ha ricordato il preside Andrea Papini, della fondazione di un'associazione culturale che, al pari di altre presenti in Europa, promuova la salvaguardia e diffonda la cultura degli orologi d'epoca e di un centro studi, gestito dalla scuola, che costituisca il punto di riferimento, attraverso i suoi esperti e i suoi laboratori, per il restauro di orologi e di altri strumenti scientifici antichi di varia tipologia.

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