Come ha detto Alberto Cavasin a conclusione dei primi due matches di campionato, l'identità della squadra viola ancora non c'è ma nel frattempo sarebbe servita la vittoria. Così non è stato dopo due pareggi molto simili come dinamica: sempre in vantaggio con Riganò , i viola si sono fatti raggiungere non appena gli avversari hanno iniziato a pressare per cercare il gol. Poi sia la Triestina che il Vicenza hanno praticamente smesso di giocare, tutt'altro che convinte di poter vincere le partite, quindi contente del punto dato dal pareggio. Questo significa che indubbiamente i giocatori in campo percepiscono la differenza di tasso tecnico e gioco imposto dai viola, anche se ancora troppo discontinuo. Questo accade sia perché alcuni uomini tendono a rifiatare sia per l'assetto nella formazione viola che improvvisamente apre il campo agli avversari: è il caso della difesa, dove gli esterni non di ruolo stanno soffrendo un po’ troppo.
Con la Triestina Ariatti (opposto a Baù a destra) e con il Vicenza Bacis (opposto a Bonanni a sinistra) hanno sofferto molto le penetrazioni avversarie che hanno poi prodotto i rispettivi pareggi. Certo la squadra poteva chiudere prima le partite raddoppiando, ma evidentemente manca ancora qualcosa per portare a casa i tre punti in attesa di un'identità più definita per tutti i novanta minuti. Il prossimo turno vede la Fiorentina in trasferta contro l'Albinoleffe, squadra che tecnicamente non è al livello delle precedenti: cuore e volontà certamente non mancano ai bergamaschi, ma forse per i viola sabato prossimo giungerà il momento di portare a casa la vittoria. Poi nel giro di quattro giorni due partite-verità al Franchi: il recupero della prima giornata con l'Atalanta (che sarà giocata martedì 23 Settembre) e poi l'incontro con il Piacenza (sabato 27 Settembre): a quel punto sarà già possibile fare un primo bilancio sulla partenza dei viola in questo campionato di B , sia come punti in classifica che come crescita di gioco. Quindi per la Fiorentina sta per giungere il momento di fare quel salto di qualità che gli permetta di lottare stabilmente con le principali avversarie nella parte alta della classifica. Alessandro Signorini