Si è chiusa la campagna di scavo 2003 presso il sito archeologico etrusco del Lago dell’Accesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2003 22:13
Si è chiusa la campagna di scavo 2003 presso il sito archeologico etrusco del Lago dell’Accesa

L’équipe dell’Università di Firenze diretta dal Prof. Giovannangelo Camporeale ha concluso il suo lavoro sul campo con alcune scoperte di grande interesse scientifico. L’individuazione e lo studio di alcune strutture murarie che si trovano nel quartiere E del sito etrusco dell’Accesa hanno permesso agli archeologi di ricostruire l’evoluzione di questo centro abitato minerario. Con novità importanti per quanto riguarda la datazione. Finora, infatti, le caratteristiche urbanistiche e costruttive dell’area più vasta del quartiere E avevano permesso di datare il centro abitato nella prima metà del VI sec.

A.C. Il quartiere E si presenta come un nucleo di edifici costruito in declivio. E’ costituito da tre grandi edifici paralleli. La planimetria di questo centro abitato segue un progetto urbanistico molto preciso. Potremmo dire in termini moderni, un abitato rispettoso di un vero e proprio piano regolatore. Alcune grandi sorprese sono giunte però dalla zona che si trova più in basso. Gli archeologi hanno rinvenuto tracce di alcune strutture più antiche rispetto al resto dell’area studiata.

La loro planimetria, le tecniche costruttive ed i materiali utilizzati per la loro costruzione fanno pensare ad una datazione di questi edifici più antica rispetto agli altri. Per gli studiosi non ci sono dubbi, queste strutture sono più antiche delle altre e sono del VII secolo A. C. . C’era dunque un edificio più antico nel quartiere E. Esso fu smantellato quando fu edificato il nuovo centro abitato. Alcune strutture murarie furono, però, lasciate in chiave esclusivamente funzionale ai nuovi edifici, ad uso cioè di contrafforte, per difendere il resto degli edifici dal rischio frana reso reale dal declivio su cui l’abitato si trovava.

Rischio frana che fu molto probabilmente più di un pericolo per questi antichi abitanti dell’Accesa visti altri ritrovamenti degli archeologi e cioè tracce di successivi interventi di ricostruzione anche sulle strutture murarie più recenti, quelle appunto del VI sec. . Il quartiere E, nel suo complesso, continua a regalare spunti di grande interesse. Le caratteristiche e le dimensioni degli edifici che compongono questo agglomerato, lasciano pensare che le abitazioni che vi si trovavano fossero destinate a ceti sociali elevati, i dirigenti di quell’antico mondo produttivo legato allo sfruttamento minerario.

Ma tutta l’area archeologica etrusca dell’Accesa ha un grande interesse scientifico per la sua particolarità, data dal fatto di essere costituita da piccoli quartieri ognuno dei quali legato allo sfruttamento di una singolo sito minerario. Ricordiamo che il Comune di Massa Marittima e la Comunità Montana Colline Metallifere collaborano attivamente con l’equipe dell’Università di Firenze in questo grande lavoro di ricerca.
I risultati della campagna di scavo saranno al centro di due iniziative in programma sabato 13 settembre.

Quel giorno il Prof. Camporeale a Paganico, in occasione della I Giornata in memoria di Alberto Uzielli, terrà una conferenza sul tema delle Risorse naturali dell’Etruria antica. Nel pomeriggio alle ore 16 appuntamento per tutta la cittadinanza al Parco tematico della civiltà etrusca dell’Accesa. Il Prof. Camporeale ed i suoi collaboratori spiegheranno i segreti dell’area archeologica ed i risultati della nuova campagna di scavo sul quartiere E.

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