Attività rumorose: in commissione ambiente il regolamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2003 15:52
Attività rumorose: in commissione ambiente il regolamento

La commissione ambiente ha iniziato l'approfondimento sulla delibera relativa al nuovo regolamento sulle attività rumorose. «Vogliamo discutere questa atto con le categorie economiche, le associazioni ambientaliste e i comitati cittadini prima di portarlo alla definitiva approvazione del Consiglio Comunale - ha spiegato il presidente Alessandro Lo Presti - convocandole per un confronto giovedì prossimo a Villa di Rusciano, sede della Direzione Ambiente». «Il regolamento - ha proseguito Lo Presti - arriva dopo l'approvazione del "Piano di Classificazione Acustica" e dell'atto di indirizzo predisposto dalla nostra commissione che chiedeva proprio di regolamentare velocemente questo aspetto della vita della città che, come sappiamo, è tra i più importanti per i riflessi sulla vita economica e sociale del nostro territorio.

Il regolamento - ha spiegato il Presidente della commissione ambiente - prevede il rafforzamento dell'azione di prevenzione: molte delle problematiche legate all'inquinamento acustico derivano da errori effettuati in fase di progettazione e realizzazione degli spazi adibiti ad attività economiche. Si estende il più possibile la richiesta di presentazione della "valutazione d'impatto acustica preventiva" in fase autorizzatoria o di "dichiarazione di inizio attività" (D.I.A.) . Con tale strumento i tecnici competenti in acustica incaricati dai titolari non solo individuano eventuali problemi d'impatto con l'ambiente circostante, ma anche le soluzioni più corrette per il rispetto dei limiti di legge.

Quanto ai grandi cantieri, che per lungo tempo occuperanno aree importanti della città, è stata messa a punto una procedura che prevede, per ciascun di essi, una prima autorizzazione di carattere generale con alcune regole essenziali che le imprese dovranno rispettare: utilizzo di macchinari di recente fabbricazione e con caratteristiche particolari e norme per la movimentazione delle macchine. Resta inteso che nell'arco della vita del cantiere si renderanno probabilmente necessari altri interventi dell'amministrazione per autorizzare in deroga ai limiti del rumore particolari attività, come ad esempio trivellazioni o scavi, per periodi di tempo limitati.

Per la manutenzione delle strade - ha aggiunto Lo Presti - il regolamento prevede che le imprese si dotino di attrezzature e utilizzino una serie di accortezze per rendere il disagio per i cittadini il minore possibile. Anche qui saranno possibili ulteriori autorizzazioni in deroghe per lavorazioni particolari, ma il principio rimane sempre quello di iniziare i lavori con procedure e regole chiare. Nei confronti dei "recettori sensibili" come scuole, ospedali, asili, case di cura, si introduce una procedura innovativa che consente di seguire la problematiche del rumore nella varie fasi progettuali previste dalla normativa sui lavori pubblici.

Per ciascuna di queste fasi sono state quindi individuate precise prescrizioni che i progettisti dovranno obbligatoriamente seguire per realizzare opere che non siano esposte al rumore fuori dai limiti di legge. Il regolamento, infine, prevede un sistema graduato che parte dalla sanzione amministrativa, passa per la richiesta di una valutazione d'impatto acustico, con la indicazioni delle soluzioni adottate per risolvere i problemi, e la sospensione dell'attività (parziale o totale) per poi concludersi, nel caso in cui, per problemi oggettivi o per mancanza di volontà, si dovesse riscontrare l'incompatibilità tra l'attività e la tutela del riposo, con l'imposizione una diversa organizzazione degli orari di apertura.

«Per anni gli amministratori delle città italiane hanno totalmente sottovalutato l'inquinamento acustico, concentrati com'erano sulle problematiche dell'aria e dell'acqua - ha concluso Lo Presti - ora sappiamo, invece, che questa tipologia d'inquinamento è tra le più presenti e da tenere sotto controllo per la tutela della salute dei cittadini. E' per questo che per una città come Firenze con la sua conformazione urbanistica, l'aumento di locali in aree delicate della città, le manifestazioni dell'estate fiorentina e i grandi cantieri era necessario arrivare ad un regolamento di questo genere, che offrisse un quadro di riferimento certo a tutela della popolazione e, contemporaneamente, non vessatorio verso le attività produttive».(mr)

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