Le società di capitale crescono a ritmi più sostenuti rispetto alle altre forme

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 agosto 2003 17:13
Le società di capitale crescono a ritmi più sostenuti rispetto alle altre forme

Firenze, 19 agosto 2003- Nonostante il perdurare della fase sfavorevole della congiuntura economica a Firenze non si ferma la crescita delle imprese (+0,9% il tasso tendenziale di sviluppo rilevato nel primo semestre 2003 pari a + 799 unità ) dovuta principalmente alla costante evoluzione dei settori delle costruzioni e dei servizi alle imprese.
E' questo il dato che emerge dall'indagine della Camera di Commercio di Firenze relativa alla natalità e mortalità delle imprese iscritte al Registro Imprese nel primo semestre 2003.
Non si è, quindi, arrestata la crescita della base strutturale delle imprese che, alla fine di giugno, si attestava su un valore pari 105.794 unità per effetto di un saldo positivo che scaturiva dalla differenza fra 3.754 imprese iscritte e 3.150 cessate (il saldo risulta maggiore, + 824 unità, se limitiamo l'osservazione ai soli rami extra-agricoli), inferiori però a quelli del 2002 (+ 1,25% per il complesso delle attività, + 1,52% per le attività extra-agricole).

LE DINAMICHE PER FORMA GIURIDICA
Le società di capitale continuano a crescere a ritmi più sostenuti rispetto alle altre forme , dimostrando come anche il tessuto imprenditoriale provinciale, chiamato ad affrontare le sfide della internazionalizzazione dei mercati, tenda a consolidarsi attraverso la presenza di imprese sempre più strutturate sul piano della organizzazione e della gestione delle funzioni aziendali.

Oltre il 95% della crescita di imprese è spiegato dallo sviluppo delle società di capitale, ciÚ nonostante che, tuttora, tale forma giuridica si appropri rispetto allo stock delle imprese provinciali di una quota ancora relativamente bassa (il 21% a fine semestre 2003, ma soltanto tre anni prima era il 18,5%).
Continuano invece a perdere peso le imprese individuali con una riduzione, rispetto all'anno precedente, dello 0,02%.Resta, comunque, vivace il tasso di dinamica di queste imprese per effetto di livelli alti di natalità ma, ancor pi˜ elevati livelli di mortalità.
E' il caso, infine, di segnalare il positivo andamento delle "altre forme" di impresa che, pur rappresentando soltanto il 2,8% del totale mantiene saggi tendenziali di sviluppo positivi (+2,5% a livello di imprese registrate e + 4,2% a livello di imprese attive).

LE DINAMICHE SETTORIALI
Sono tuttora interessate da processi di ristrutturazione le attività manifatturiere e del commercio per le quali a fine semestre 2003 vengono ancora segnalati indici tendenziali di sviluppo negativi (-0,76% le prime, -0,54 % le seconde) ma anche i macrosettori dei trasporti e, per la prima volta, dei servizi di intermediazione monetaria e finanziaria mostrano una dinamica involutiva (con saggi negativi rispettivamente del 0,68% e del 0,39%).

Si rafforzano, invece, ulteriormente le imprese delle costruzioni (cresciute numericamente del 3,8%, con un tasso tendenziale di sviluppo del 2%) e dei servizi alle imprese (la crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente Ë del 4% mentre l'indice tendenziale di sviluppo si attesta su un + 1,3%).
In virtù di tali dinamiche il complesso delle attività extra-agricole si connota, a fine periodo, per un indice tendenziale di sviluppo di poco superiore all'1%.
Passando all'esame dei dati settoriali relativi ai tassi di natalità, di mortalità e di dinamica complessiva vengono rilevati valori significativamente più elevati rispetto al complesso delle attività ancora una volta per le costruzioni ed i servizi alle imprese (per quanto meno rilevanti rispetto a quelli registrati, a parità di periodo, nel 2002).

Un basso livello di natalità si riscontra per i servizi alle persone ed i trasporti, mentre i valori più elevati registrati nel tasso di mortalità hanno interessato, oltre ad i servizi alle persone, le attività di intermediazione finanziaria ed il commercio.

LE LOCALIZZAZIONI DI IMPRESA
Sul piano settoriale tassi di crescita significativi hanno interessato, a livello di ramo di attivitý, le unità operative delle costruzioni (+4,46%), degli alberghi e pubblici esercizi (+5,49%) e dei servizi alle imprese (+ 2,58%); sono risultate invece in regresso i rami dell'agricoltura (-0,34%) e manifatturiero (-0,82%).

All'interno di quest'ultimo è dato rilevare una dinamica positiva per le industrie alimentari, per quelle chimiche e per talune classi di attività della metalmeccanica (in specie mezzi di trasporto ed apparecchi di precisione). Netta, invece, la involuzione delle attività del "sistema moda" con riduzioni più marcate per il tessile (-5,56%) e della pelletteria (-2,6%). Per quanto riguarda il comparto del commercio si è registrata una sostanziale tenuta dell'apparto che, anzi, per taluni ambiti merceologici ha segnato una fase evolutiva.

In evidenza