Scandalo iscrizioni, Pieri (FI): «La Fiorentina ha già pagato duramente ora tocca alle altre società di calcio che hanno sbagliato»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2003 13:53
Scandalo iscrizioni, Pieri (FI): «La Fiorentina ha già pagato duramente ora tocca alle altre società di calcio che hanno sbagliato»

Fideiussioni: la mossa odierna del presidente del Coni, Gianni Petrucci mette in scacco la FIGC? Mentre i carabinieri sequestrano negli uffici della Covisoc nuova dicumentazione sulle presunte irregolarità e la magistratura indaga, il massimo Ente sportivo si costituisce parte lesa.
«La giustizia deve essere uguale per tutti. La Fiorentina ha pagato duramente e ora le altre società che hanno sbagliato devono subire le stesse conseguenze». E' quanto ha detto il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri.

«Il mondo del calcio è nel caos - ha aggiunto Pieri - estenuanti battaglie giudiziarie, debiti immensi accumulati dalle squadre e ora un'inchiesta della magistratura sulle fideiussioni che avrebbero garantito le iscrizioni di alcune società professionistiche. Anche prima dell'aspetto penale di questa ultima vicenda quello che emerge è la leggerezza ed il pressappochismo nel quale vive il mondo del calcio. Un mondo, non dimentichiamolo, che ha sempre avuto tanto compreso il famoso decreto "spalma debiti" che praticamente ha salvato la Lazio dal fallimento e dalla cancellazione dai campionati.

Come la Fiorentina». «Ora serve una svolta - ha proseguito il consigliere di Forza Italia - e per questo esorto il vicepresidente della federcalcio Innocenzo Mazzini a fare il primo passo prima che sia tropo tardi. Da un lato serve il pungo duro contro chi ha fatto il furbo ma bisogna intervenire anche a livello istituzionale: la Fiorentina, ad esempio, si sarebbe salvata se la "Covisoc", la commissione di vigilanza sui bilanci della Federcalcio, avesse controllato con più attenzione anche i bilanci anche negli anni precedenti.

Purtroppo, con il passare del tempo e con l'ingresso in borsa delle società calcistiche, sono stati diminuiti i poteri della Covisoc nel controllo degli equilibri contabili delle società calcistiche. Da quel momento ci dovevano pensare solo la Consob, la commissione di controllo della borsa, o il tribunale mentre alla Covisoc rimaneva solo il compito di dire di sì o no all'iscrizione per il campionati. E così sui conti delle società, Fiorentina compresa, nessuno ha più messo il naso per anni».

«Da qui - ha concluso Pieri - la necessità di attribuire nuovi e più ampi poteri agli organi di controllo, ad esempio possono essere introdotte nuove regole e sanzioni per chi non è in regola nei confronti dello stato per Irpef e contributi previdenziali, ma c'è anche bisogno di dimostrare che non ci sono sacche di impunità. L'esempio di Firenze ha fatto scuola, anche in positivo: la Fiorentina è stata cancellata ma le istituzioni e un gruppo imprenditoriale sano l'hanno fatta risorgere».

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