Un marchio di qualità per il cotto per favorire il rilancio della produzione toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2003 16:34
Un marchio di qualità per il cotto per favorire il rilancio della produzione toscana

E’ quello su cui puntano le istituzioni locali, dopo l’accordo siglato venerdì in Provincia con il quale la vertenza alla “Giotto” di Rignano è stata chiusa con il salvataggio di 13 posti di lavoro – solo 7 lavoratori sui 20 inizialmente previsti saranno collocati in mobilità – e l’impegno dell’azienda a sostenere una concreta ripresa produttiva.
Questa mattina si sono nuovamente incontrati in Palazzo Medici Riccardi a Firenze il vicepresidente della Provincia Piero Certosi, l’assessore al lavoro Davide Filippelli, il sindaco di Reggello Sergio Benedetti, il vicesindaco di Rignano Roberto Bargilli, la Regione, i sindacati e i rappresentanti della “Giotto”.

Questi ultimi (sono intervenuti il dottor Bertelli e la dottoressa Lanzoni) hanno spiegato che l’azienda intende rilanciare l’attività attraverso prodotti innovativi, puntando sulla ecocompatibilità e sulla qualità e facendo leva anche sulla continuità con la tradizione del cotto Montecchi.
E’ in questo quadro che si inserisce la possibilità, che sarà valutata nelle prossime settimane, di un’azione delle varie istituzioni nei confronti della Regione per il riconoscimento di un marchio di origine controllata del cotto toscano, per una efficacie valorizzazione delle produzioni locali.

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