Un Piano del Comune di Firenze per esternalizzare i servizi
Matulli e Tesi incontrano i sindacati
Società della salute, il sindaco Domenici: "Il Comune è pronto per avviare la sperimentazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2003 16:49
Un Piano del Comune di Firenze per esternalizzare i servizi<BR>Matulli e Tesi incontrano i sindacati<BR>Società della salute, il sindaco Domenici:

L’Assessore al Personale del Comune di Firenze ha presentato alla stampa un documento oggetto di confronto con la RSU e le Organizzazioni Sindacaliche sulla “riorganizzazione della macchina comunale” che pòrevede mille e duecento dipendenti in meno. Motivo lo smantellamento di interi settori dell’ente: manutenzione, acquisti, entrate, gestione di musei e biblioteche, la cultura, il verde, l’informatica e gli uffici informativi. Nessuno perderà il posto di lavoro, assicura l’Assessore.
Il vicesindaco Giuseppe Matulli e l'assessore all'organizzazione e al personale Elisabetta Tesi hanno incontrato oggi, insieme al direttore generale Carlo Paolini e al direttore dell'organizzazione Adolfo Guadagni, le rappresentanze sindacali dei lavoratori di Palazzo Vecchio per illustrare lo stato di avanzamento del Piano dei servizi, che è il piano generale e dinamico che fa il punto su quali sono i servizi erogati dal Comune e su come vengono gestiti.

L'obiettivo del Piano è quello di individuare quali dei servizi erogati direttamente o gestiti in forma mista dal Comune possono presentare ipotetiche modalità di gestione alternativa. L'individuazione dei servizi è avvenuta attraverso un'analisi puntuale che ha tenuto conto di alcuni parametri come i costi, articolati nelle loro possibili forme, dal personale agli investimenti, i vincoli, gli indirizzi strategici del Comune, l'innovazione. "Lo scopo dell'incontro, che non riguarda strettamente la tematica della contrattazione tra Comune e sindacati, è stato voluto dall'Amministrazione proprio per condividere un percorso in trasparenza, illustrando processi che sono complessi - ha detto l'assessore Tesi -.

Non è infatti l'esternalizzazione l'unica chiave di lettura con cui si può leggere la possibilità di una gestione alternativa di alcune aree, che sono state individuate e che sono la manutenzione, le entrate e la cultura. Ma tutto va ricondotto a una visione unitaria come è quella del Piano generale dei servizi". Il vicesindaco Matulli ha sottolineato che "il piano è alla fase attuativa e non ancora conclusiva" e l'assessore Tesi ha ribadito che a ottobre si potranno avere i risultati dell'analisi sulle tre aree scelte per approfondire l'indagine sul Piano generale dei servizi: la finalità ultima è di rendere i servizi più efficienti per i cittadini e meno costosi per il bilancio comunale.

La ricerca offre, appunto, una fotografia delle attività rese dal Comune ai cittadini: sono 404 le unità base di offerta di servizi, che tutte insieme, come in un mosaico, compongono il quadro completo dell'offerta dell'Amministrazione al cittadino. Lo studio ha approfondito il funzionamento e la gestione di alcune di queste attività fino alla redazione di un Master Plan che definisce le aree su cui si concentra l'attenzione allo scopo di riorganizzare la macchina dei servizi pubblici, comprendendo anche le iniziative che saranno realizzate in futuro.

Tra le aree che hanno un'incidenza maggiore sul bilancio e per le quali si potrà pensare a una forma alternativa di gestione lo studio ha individuato la cultura (dove si considera solo lo spaccato musei con spese di personale intorno a 1 milione di euro), le entrate (costo complessivo tra peg e personale di 14,9 milioni di euro) e la manutenzione (32,9 milioni di euro per il piano economico di gestione, il cosiddetto peg, e 7,4 milioni di euro il costo del personale).
"Si tratta di una caramella avvelenata che cerca di nascondere la distruzione, ad opera di una giunta di centro-sinistra, di un patrimonio di lavoro pubblico prezioso a favore di privatizzazioni ed esternalizzazioni che porteranno vantaggi esclusivamente alle cordate politico-affaristiche chiamate a spartirsi il boccone -afferma un documento delle Rappresentanze Sindacali di Base- La scelta anticipata dagli organi di stampa oltre a svuotare di fatto il confronto sindacale contraddice gli impegni assunti da questa Amministrazione Comunale che si era formalmente impegnata ad elaborare un Piano dei Servizi non centrato sui tagli e le esternalizzazioni. RdB denuncia come spesso i servizi sono di fatto svuotati di personale e gestiti attraverso scelte cervellotiche al solo scopo di precostituire le cosiddette “condizioni di inefficienza” che motiverebbero alcune privatizzazioni RdB denuncia come di fatto, al di la delle vuote formule (Comune leggero, regolatore e controllore) non si eserciti alcun controllo sugli appalti di servizio che spesso sono gestiti in modo difforme dai capitolati d’affidamento e con livelli di qualità tutt’altro che paragonabili".
RdB afferma la propria piena e convinta opposizione agli esuberi annunciati e al massiccio programma di esternalizzazioni prefigurato e si impegna a lanciare la più forte mobilitazione tra i lavoratori dell’ente per contrastare le politiche di destra della giunta fiorentina.

"Il Comune di Firenze è pronto ad andare avanti con il progetto della Società della salute e conferma la sua candidatura per avviare la sperimentazione nei tempi e nei modi previsti".

Il sindaco Leonardo Domenici interviene sul dibattito sulla nuova forma di gestione dei servizi socio-sanitari territoriali, che potrebbe partire nel prossimo settembre con la sua fase sperimentale. "La Società della salute, consorzio pubblico fra Asl, Comune e Quartieri, è un progetto importante - dice il sindaco - che riconsegna anche ai Comuni la titolarità delle scelte in campo socio-sanitario, attivando un rapporto più diretto con i cittadini ed i loro bisogni". Domenici ricorda il percorso portato avanti dall'amministrazione comunale sulla bozza di candidatura di Firenze, che ha coinvolto con una ampia partecipazione tutte le componenti della società fiorentina, sia istituzionali che civili.

"Ora aspettiamo l'atto di indirizzo da parte del Consiglio regionale - aggiunge il sindaco - per poter coordinare il lavoro, portare i nostri atti in consiglio comunale e poter partire nei tempi previsti con la sperimentazione. Questo nell'interesse primario dei cittadini, con l'obiettivo di migliorare la tutela e la difesa della loro salute".

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