Firenze sede della Banca del Mediterraneo, sì all'unanimità dal consiglio comunale
Firenze sede dell'Agenzia ferroviaria europea: via libera dal consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2003 18:59
Firenze sede della Banca del Mediterraneo, sì all'unanimità dal consiglio comunale<BR>Firenze sede dell'Agenzia ferroviaria europea: via libera dal consiglio comunale

Il consiglio comunale di ieri ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri Gianni Conti, Graziano Grazzini, Lavinia Balata Orsatti e Antonio Gerardo Andriulli sulla candidatura di Firenze a sede della Banca del Mediterraneo, l'istituzione che mira a favorire le iniziative di sviluppo nei paesi più bisognosi del Mediterraneo. Firenze ha le carte in regola per ospitare la Banca, "si tratta di una candidatura importante - ha sottolineato il vicepresidente del consiglio comunale, Graziano Grazzini, - e che si inserisce nella vocazione di solidarietà che ha sempre contraddistinto la nostra città".

"La nostra città ha una storica e consolidata vocazione nell'ambito delle iniziative per il dialogo e lo sviluppo del processo di pace tra i popoli - ha aggiunto Grazzini - . Inoltre è un importante punto di riferimento culturale, economico e di solidarietà a livello internazionale anche per la presenza di numerose istituzioni, organizzazioni, associazioni di volontariato e imprese che lavorano per la realizzazione di un equilibrato processo di sviluppo". La creazione della Banca del Mediterraneo è stata prevista sia dalla Conferenza di Valencia del 2002 e dal piano di rafforzamento del Partenariato Euromediterraneo adottato dai ministri degli Esteri dell'Unione Europea per favorire lo sviluppo nei paesi del Mediterraneo maggiormente in difficoltà.


Il Consiglio comunale ha approvato ieri all'unanimità la risoluzione, proposta dai Democratici di Sinistra e firmata da tutti i capigruppo consiliari, per promuovere Firenze quale sede dell'Agenzia ferroviaria europea. La proposta era stata annunciata dai capigruppo Ds in Regione Paolo Cocchi, in Provincia Tiziano Lepri, e in Comune Ugo Caffaz, nonché dal consigliere comunale Antongiulio Barbaro, dal consigliere provinciale Renato Romei, da Valerio Vannetti, responsabile trasporti dell'Unione regionale dei Ds e da Aleandro Murras, responsabile trasporti dell'Unione metropolitana dei DS di Firenze.

L'Agenzia ferroviaria europea, il cui regolamento è in discussione al Parlamento europeo e per cui deve essere ancora individuata una sede, avrà compiti di supporto e regolamentazione nel campo della sicurezza e della interoperabilità ferroviaria con un ruolo di coordinamento, fra l'altro, delle agenzie nazionali che nasceranno nei paesi dell'Unione Europea. L'Agenzia avrà un organico al 2005 di circa 100 persone ed un budget 14 milioni e mezzo di euro: con la sua istituzione gli stanziamenti pubblici dei Paesi europei a favore delle ferrovie (oltre 35 miliardi di euro l'anno), compresi gli stanziamenti comunitari, saranno in questo modo investiti in progetti compatibili con gli obiettivi della politica comune dei trasporti.

La risoluzione sottolinea che "Firenze ha storiche competenze e tradizioni in campo ferroviario, risalenti alla fine dell'800, quando era sede dell'Ufficio Studi Locomotive delle Ferrovie della Toscana e ospita importanti organizzazioni che operano nel settore ferroviario a livello nazionale ed internazionale" e che "la Toscana ospita rilevanti imprese operanti nella progettazione e costruzione di materiale ferroviario fra le quali la Ansaldo-Breda di Pistoria, 4° gruppo mondiale del settore, mentre Firenze e Pisa ospitano importanti università con lunga esperienza nel settore ferroviario".

"Ci rivolgiamo a tutti i parlamentari nazionali e europei, nonché allo stesso Governo che attualmente guida l'Unione Europea, affinché sia raccolto questo invito, sollecitando in particolare i parlamentari dell'Ulivo e dei Ds affinché sia presentata e discussa un'analoga risoluzione alla Camera e al Senato", ha commentato il consigliere comunale Ds Antongiulio Barbaro.

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