Aeroporto Vespucci: vincoli agli atterraggi
Toccafondi (ApF): Viste le incertezze uno sbaglio vendere per il 29%
Leoni (FI): L'ultimo atto per impedire lo sviluppo dell'aeroporto di Peretola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2003 20:11
Aeroporto Vespucci: vincoli agli atterraggi<BR>Toccafondi (ApF): Viste le incertezze uno sbaglio vendere per il 29%<BR>Leoni (FI): L'ultimo atto per impedire lo sviluppo dell'aeroporto di Peretola

I problemi di limitazione degli atterraggi che si sono riscontrati nell'ultima settimana all'aeroporto di Firenze sono in via di soluzione. Il sindaco Leonardo Domenici venerdì è intervenuto personalmente presso il direttore dell'Enac ottenendo ampie assicurazioni sul fatto che le limitazioni al volo, verificatesi negli ultimi giorni, sarebbero state velocemente rimosse. In attesa del raggiungimento della soluzione definitiva ci sarà una soluzione provvisoria tramite un sistema di supporto all'atterraggio arrivato oggi allo scalo fiorentino.

Quanto allo sviluppo dell'aeroporto l'assessore alle aziende partecipate Simone Tani risponde alle dichiarazioni dei consiglieri comunali Francesco Leoni e Gabriele Toccafondi sulla vendita delle azioni di proprietà del Comune. "Il Comune di Firenze è impegnato oggi nello sviluppo sostenibile dell'aeroporto - dice Tani - così come lo sarà domani, quando deterrà un pacchetto azionario di minoranza all'interno del 20% che rimarrà pubblico dopo la cessione di quote attualmente in corso. In merito allo sviluppo dell'aeroporto il Comune svolge un ruolo molto più decisivo come pianificatore del territorio che come azionista del Vespucci, del quale peraltro ora detiene solo il 17% delle quote.

I potenziali futuri partner industriali, che comunque il Comune sceglierà solo se soddisfatto delle proposte presentate, sanno che la strategia dell'Amministrazione non ha incertezze". "L'interesse pubblico per lo sviluppo dell'aeroporto è troppo alto e troppo importante per tutta l'area metropolitana per legarlo al fatto di essere o non essere proprietari di maggioranza - ribadisce Tani -. Per questo il Comune si è attivato ai suoi massimi livelli per chiedere con forza l'immediata rimozione dei vincoli imposti da Roma e anche grazie a tale intervento il problema si sta risolvendo".

Tani ricorda, poi, che "il Comune sta lavorando per l'aeroporto con una incisività e una convinzione mai vista in passato" e cita come prove di questo impegno "l'ottenimento della concessione quarantennale, lo sviluppo del sistema di parcheggi, i vincoli che la presenza aeroportuale ha posto sui piani per Castello, il capolinea della tramvia proprio all'aeroporto, accanto alla fermata dell'aeroporto, pronta dal 2006". "L'adeguamento della pista è legato all'approvazione del master plan, atto per il quale il Comune ha concluso da tempo la propria istruttoria e che ora il Governo si deve decidere ad approvare quanto prima - aggiunge Tani -.

Il centrodestra fiorentino si attivi sul Governo, questo significa lavorare insieme sullo sviluppo della città". In merito alla "sudditanza" dell'aeroporto di Firenze a quello di Pisa riferita dai consiglieri di centrodestra Tani ribatte che "Firenze non teme il confronto con Pisa, si tratta di due scali complementari e in particolare i collegamenti con Roma e Milano dal Vespucci sono in fase di costante crescita, tanto da richiedere l'utilizzo di nuovi airbus".
«Viste le incertezze sarebbe uno sbaglio vendere per forza il 29% della società "Aeroporto di Firenze"».

Lo ha detto il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «A due anni dall'avvio della fase di privatizzazione - ha ricordato Toccafondi - dopo mesi di incertezze e di palese poca volontà dell'amministrazione di garantire lo sviluppo allo scalo fiorentino, dopo tredici mesi dall'apertura della gara per l'alienazione del 29% del capitale di AdF e, infine, dopo le numerose cancellazioni dei voli di questi giorni, il sindaco deve capire che il Comune, chiudendo la scadenza delle offerte il 15 luglio come annunciato dall'assessore Tani, rischia o di non averne o molto più probabilmente di averne ma sottodimensionate rispetto al vero valore di AdF».

«In questi mesi - sostiene l'esponente del centrodestra - i compratori esterni, almeno quelli rimasti, hanno sicuramente avuto un'impressione poco positiva del futuro dello scalo fiorentino: numerose incertezze strutturali palesate dall'aeroporto ma soprattutto scarsa volontà politica di garantirne un futuro dimostrata da Comune e Regione, possibilità che gli attuali velivoli non siano adatti alle dimensioni dello scalo. Sono elementi che hanno influenzato i privati, che se ne sono andati, e stanno influenzando da tempo i compratori che potrebbero finire per sottovalutare economicamente AdF.

Non sarà un caso se la gara per la privatizzazione è oramai aperta da tredici mesi». «Il Sindaco, la città e soprattutto l'assessore alle privatizzazioni - ha concluso - non possono permettere il fallimento dell'ennesima privatizzazione ma nemmeno che AdF sia svenduta solo perché un programma di governo deve essere rispettato. Meglio quindi non rischiare di fare la stessa figura dimostrata dall'amministrazione sulla Centrale del Latte, meglio non rischiare che il 15 luglio le offerte non ci siano o siano inconsistenti.

Successivamente sarebbe molto più difficile garantire a AdF il futuro che si merita».
«L'ultimo atto per impedire lo sviluppo dell'aeroporto di Peretola è la vendita delle azioni di proprietà del Comune». E' quanto ha detto il consigliere di Forza Italia Francesco Leoni. «Se il sindaco vuole vendere al rialzo le azioni Adf - ha spiegato Leoni - lo deve fare dopo aver risolto alcuni problemi come la sudditanza di Firenze nei confronti di Pisa, nelle sigle internazionali: tutti sono a conoscenza che i collegamenti prevedono scalo a Roma o a Milano il collegamento finale su Pisa e non su Firenze».

«Per bloccare la ripresa di Peretola - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - si sono impediti atterraggi nella direzione di Monte Morello sollevando problemi mai esistiti fino ad oggi. C'è poi bisogno di allungare la pista per metterla in sicurezza ma per ora il provvedimento è stato bloccato dalla Regione con la pretestuosa motivazione che non può essere coperto un fosso. Infine è necessario definire una volta per tutte, nel piano urbano dell'aeroporto, la pista di rullaggio ed i nuovi parcheggi.

Con questi interventi le azioni di AdF di proprietà del Comune potranno essere vendute nel modo più vantaggioso possibile. Per questo invito il sindaco a fidarsi dell'opposizione: faremo aumentare il valore di Adf così come certi nostri consigli hanno consentito l'aumento del valore di Centrale del Latte e Fiorentinagas».

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