"Livorno vista dalle lenti di Yorik": ai Bottini dell'Olio di Livorno dal 26 luglio al 3 agosto, nell'ambito di Effetto Venezia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2003 07:11

Personaggi celebri, paesaggi, mestieri della Livorno ottocentesca. La città dei Quattro Mori, vista dalle lenti di Yorik (al secolo Coccoluto Ferrigni, 1836-1895), giornalista e scrittore che usava la parola scritta come un ritrattista il pennello, sarà il filo conduttore di una mostra che si svolgerà ai Bottini dell’Olio, dal 26 luglio al 3 agosto, nell’ambito di Effetto Venezia.
In esposizione, tra quadri di grandissima importanza, anche il celebre ritratto di Yorik realizzato da Vittorio Corcos nel 1889.


Avvocato, scrittore e giornalista Pietro Coccoluto Ferrigni (Livorno 1836 - Firenze 1895), viene ricordato con lo pseudonimo di Yorick come la tipica incarnazione dello scrittore toscano della seconda metà dell'800, che, nonostante alcuni limiti ideologici e stilistici, ha avuto nelle sue opere il merito di scrivere con vena sicura, lingua arguta e descrizione decisa.
Lo stile originale e la forte personalità hanno portato Yorick a immergersi direttamente nei luoghi e nei fatti, cronista, inviato e narratore del vero, proponendosi come innovativa figura di giornalista, precocemente modellata nel panorama dell'editoria italiana del tempo.
Yorick ha descritto e girato l'Italia intera senza mai dimenticarsi, nel corso degli anni, della sua Livorno.
I contenuti del lavoro giornalistico e di novelle ci offrono così lo spunto per un itinerario locale, nel tempo e nei luoghi della città del XIX sec.

attraverso una lettura descrittiva, gustosa e ironica di alcuni momenti significativi della vita della città nella seconda metà dell'Ottocento: dall'unificazione, allo sviluppo industriale della città, dalle scene di genere, all'esodo turistico verso gli stabilimenti balneari del lungomare, al varo della Lepanto.
La mostra allestita presso gli spazi dei Bottini dell'Olio, evidenzierà i testi di alcuni di questi significativi passaggi letterari e di cronaca, accompagnandoli dal supporto iconografico di giornali dell'epoca, disegni, incisioni, fotografie, cartoline, dipinti e da documenti originali provenienti dal fondo di famiglia conservato presso i locali della biblioteca Labronica.
Ma a Effetto Venezia vi saranno molte altre occasioni “artistiche” per ripercorrere quel secolo indimenticabile per Livorno, segnato da personaggi come Fattori e Modigliani.
Un esplosivo spettacolo di apertura (il 26 luglio) dedicato a Pietro Mascagni (progettato dallo Studio Festi e intitolato “Pietro Mascagni, mistica e eros di un genio”) e il grande jazz dello scoppiettante Nicola Arigliano (il 1 agosto), animeranno quest’anno Effetto Venezia, giunta alla sua diciottesima edizione.
La tradizionale festa d’estate livornese si snoderà tra il 26 luglio e il 3 agosto, attraverso una miriade di iniziative per grandi e per bambini, teatro di strada, musica classica, etnica e popolare, mostre, mercatini, gite in battello sui Fossi, appuntamenti gastronomici.

Lo scenario sarà come sempre il quartiere più antico della città, la Venezia, appunto, costruita su canali navigabili, con le sue cantine a filo d’acqua, i grandiosi palazzi settecenteschi, le chiostre suggestive.
Il filo conduttore dell’happening di apertura, incentrato sulla vita e le opere dell’autore di Cavalleria Rusticana, ma anche di molti degli appuntamenti successivi, sarà quella della riscoperta della Livorno dell’Ottocento. In quel secolo Livorno divenne per numero di abitanti, fioritura della cultura e del turismo, la seconda città della Toscana.

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