Immigrati: forza-lavoro o forza-sviluppo?
Procedure di regolarizzazione dei lavoratori: a novembre saranno ultimate le operazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 Giugno 2003 07:01
Immigrati: forza-lavoro o forza-sviluppo?<BR>Procedure di regolarizzazione dei lavoratori: a novembre saranno ultimate le operazioni

Il Consiglio Territoriale dell’Immigrazione della Provincia di Firenze si è riunito ieri in Prefettura.
Alla riunione, presieduta dal vice prefetto vicario Carmelo Aronica, hanno partecipato l’assessore comunale Marzia Monciatti e rappresentanti di istituzioni, enti pubblici e associazioni di categoria.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le varie problematiche relative al processo di regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari ed è stato fatto il punto sulla gestione dell’informazione al pubblico e agli operatori.

In una precedente riunione del Consiglio, infatti, era stato deciso, per favorire l’utenza, il decentramento dell’informazione presso gli Uffici Relazione con il Pubblico dei Comuni della Provincia e presso gli sportelli informativi delle associazioni.
La regolarizzazione procede secondo i tempi previsti: al ritmo di 120 contratti al giorno, nel prossimo mese di novembre saranno ultimate le operazioni. Sono pervenute ad oggi dal Centro Servizi Amministrativi di Roma delle Poste Italiane 15.975 domande (su un totale di 17.218 presentate nella provincia di Firenze).

Di queste ne sono state trattate complessivamente 10.031, di cui 5.716 sono state definite con la sottoscrizione del contratto di lavoro. 730 non sono state approvate, di cui 89 rigettate per diniego del nullaosta da parte della Questura per vari motivi ostativi, e 641 archiviate per morte del datore di lavoro o dell’assistito o per licenziamento del lavoratore. In questo caso, il lavoratore può richiedere alla Questura il permesso di soggiorno per attesa occupazione della durata di sei mesi.

Ad oggi ne sono stati rilasciati 248 e 40 sono stati richiesti ieri.
Sono stati già convocati fino al 3 luglio, per la sottoscrizione in Prefettura del contratto di lavoro, 1079 richiedenti e altri 377 sono da riconvocare, perché gli interessati non si sono presentati al primo appuntamento. Infine, sono 2129 le domande la cui fase istruttoria è ancora da completare.

Qual è il ruolo dell’associazionismo immigrato nei progetti di cooperazione che mirano allo sviluppo dei paesi poveri? E quale potrebbe essere? Quanto vengono valorizzate, dalle organizzazioni italiane pubbliche e private, le esperienze e le competenze che gli immigrati stessi possono offrire e proporre per partecipare a progetti e azioni di sostegno e sviluppo nell’ambito della cooperazione internazionale?
Queste alcune delle questioni da cui parte il seminario Immigrazione: una risorsa per lo sviluppo, che si terrà a Firenze il 20 giugno p.v.

presso l'Istituto degli Innocenti, Salone delle Compagnie, piazza SS. Annunziata 12, dalle 9.30 alle 18.00.
Considerati più come utenti e beneficiari dei diversi progetti nei nostri territori, gli immigrati dovrebbero essere, in realtà, attori principali e promotori stessi delle azioni di cooperazione con le loro terre. E questo, evidentemente, a partire dalla prossimità ai contesti sociali, economici e politici dei paesi di origine e dalla conoscenza dello stesso contesto culturale, molte volte ostacolo sottovalutato sulla strada del dialogo e dello scambio interculturale.


Il seminario intende proporre delle riflessioni in questa direzione. E lo fa mettendo a confronto diverse esperienze che o.n.g. e associazioni di immigrati hanno già sperimentato sul campo, non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei. Livello europeo che già presenta interessanti esperienze in Portogallo, Belgio, Olanda, Francia, e Gran Bretagna. Il COSPE ha già seguito parte di questi lavori all’estero, grazie all’adesione ad un progetto europeo, e in questo seminario presenta in Italia i risultati e le esperienze sinora maturate.

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