Firenze Debutta al Maggio Musicale Fiorentino ³OTELLO², la tragedia
shakespeariana diventata opera lirica grazie alla ritrovata vena
creativa di Giuseppe Verdi nella sua estrema stagione di vita
artistica e terrena: va infatti in scena stasera al Teatro
Comunale l¹attesissima nuova produzione, firmata dal regista russo
LEV DODIN, alla sua quarta prova fiorentina dopo spettacoli forti e
memorabili come Elektra, Lady Macbeth di Sostakovic e La Dama di
picche.
Promette grandi emozioni il versante musicale.
Sul podio
dell¹Orchestra e del Coro del Maggio torna infatti il suo Direttore
Principale ZUBIN MEHTA con un cast di autentiche star: nei ruoli
principali, alla prima compagnia VLADIMIR GALOUZINE, protagonista,
BARBARA FRITTOLI Desdemona e CARLO GUELFI, Jago si alternano altri
due tenori nel ruolo del titolo, JOSE¹ CURA (solo per la replica del
25 giugno) e STEPHEN GOULD, mentre Chiara Taigi e Valeri Alexeev di
alternano a Frittoli e Guelfi; l¹ultima recita, del 1° luglio, vedrà
subentrare a mehta la giovane bacchetta di GIORGIO MORANDI, già primo
oboe del Teatro alla Scala e promettente direttore dalla carriera
internazionale.
Il nuovo allestimento, curato dall¹abituale collaboratore di Dodin
per le scene e i costumi, DAVID BOROVSKI, e per le luci da JEAN
KALMAN, è giocato tutto sui contrasti del bianco e nero, come voluto
dal regista che legge la vicenda, rifacendosi più all¹originale di
Shakespeare che al libretto di Boito, riferendola al sempre presente
pregiudizio razziale, scatenatore di pulsioni al contempo arcaiche e
complesse: al centro della scena, quasi un primo piano
cinematografico, si svolgerà il dramma intorno ad un letto di volta
in volta trono e talamo, mentre il coro, in ³campo lungo², non agisce
ma come un coro greco commenta gli avvenimenti, per uno
spettacolo minimalista e di grande scavo psicologico in cui il
co-protagonista Jago non appare come esplicito malvagio ma piuttosto
come deviante nei sentimenti e nella congiura, di cui il Moro non ha
motivo di sospettare.
L¹importanza dell¹appuntamento operistico è testimoniata dalla
presenza, oltre che della critica internazionale, delle emittenti
radiotelevisive: la ³prima² di martedì 17 sarà trasmessa in diretta
da RAI RadioTre e dalla Radio greca GRERT, sei emittenti europee (
due di Bruxelles, Losanna, Helsinky, Oslo) e le radio di Washington,
Toronto, Tokyo e Belgrado la riprenderanno in differita, mentre le
telecamere di Bel Air Media registrano integralmente questo ³Otello²
per trasmetterlo già il 25 giugno sul canale francese Arté.
Fra le molte iniziative che hanno preceduto la messa in scena,
infine, spicca quella degli Amici della Musica di Montecatini Terme.
Verdi ritrovò infatti il desiderio di comporre, dopo dieci anni di
silenzio volontario, grazie alla scoperta dei benefici effetti delle
acque curative, che lo fecero diventare visitatore assiduo della
cittadina toscana, e finalmente cedette alle insistenze dell¹editore
Ricordi per dedicarsi a quello che venne poi chiamato ³il progetto
cioccolatte².
Il pianoforte sul quale il Maestro lavorò, in periodi diversi fra il
1884 e l¹86 nella quiete della Locanda Maggiore, alla stesura del
quarto atto e alla strumentazione di tutto il primo, esiste ancora,
ed è stato il ³protagonista² dell¹incontro che si è svolto domenica
15 proprio in quei luoghi: muto, però, perché il prezioso strumento e
cimelio è in attesa di uno sponsor, anche piccolo, che se ne accolli
il necessario restauro.