Bilancio della Camera di Commercio
Il Presidente Luca Mantellassi “Abbiamo generato 36 milioni di euro di nuove risorse che incrementano il patrimonio netto della Camera di quasi il 75%”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2003 16:56
Bilancio della Camera di Commercio<BR>Il Presidente Luca Mantellassi “Abbiamo generato 36 milioni di euro di nuove risorse che incrementano il patrimonio netto della Camera di quasi il  75%”

FIRENZE, 13 MAGGIO 2003- Il sostegno alle attività economiche cresce nel bilancio della Camera di Commercio di Firenze che, nel periodo 1999-2002, aumenta del +97% le spese per le iniziative a favore del mondo imprenditoriale (da un investimento in euro di oltre 6 milioni nel 1999 a quasi 14 milioni nel 2002) e archivia il quadriennio con un incremento del patrimonio netto di quasi il 30%, per oltre 13 milioni di euro. “Se a tali risorse si aggiungono le plusvalenze relative ad elementi patrimoniali attivi (partecipazione AdF), che risultano in Bilancio ad un valore assai inferiore a quello di mercato, si raggiunge la quota di quasi 36 milioni di euro pari al 75% di incremento del patrimonio al 1999-2002”.
Sono questi alcuni dei dati indicati dal Presidente della Camera fiorentina, Luca Mantellassi, nel corso dell’incontro annuale a Palazzo Vecchio, che ha fatto il punto sullo stato delle attività dell’Ente.

“La massima parte degli obiettivi prefissati dal nostro piano triennale sono giunti a compimento”. - ha detto - “La Camera è oggi operativa con strumenti di gestione innovativi che la vedono coinvolta direttamente - o attraverso le aziende speciali Promofirenze, Laboratorio Chimico Merceologico, Firenze Tecnologia o con l’apporto di partecipazioni azionarie - in settori strategici come quelli delle infrastrutture, dell’hi-tech e dell’internazionalizzazione, della ricerca scientifica, del commercio e dei sistemi di qualità, della tutela del patrimonio artigianale e culturale cittadino ”.
La relazione di Mantellassi individua i settori strategici da sviluppare, quelli da rafforzare e di eccellenza, dove la Camera sta operando con una logica che lascia spazio alla capacità progettuale delle imprese.

Tre i settori che, secondo Mantellassi, sono prioritari per un processo d’avanzamento dell’economia: attività scientifica, tecnologia, infrastrutture.
La Camera è entrata a pieno titolo nel campo della ricerca scientifica, contribuendo, come punto di incontro originale tra università e impresa, all’avviamento di due strumenti per la farmacogenomica: Fiorgen, la fondazione costituita dalla Camera e il Cerm, e la società Protera, primo spin off con professori universitari fra i suoi azionisti, nate per lo studio di farmaci personalizzati alla struttura genomica di ogni individuo.

Sul fronte dell’innovazione tecnologica è operativa l’azienda speciale Firenze Tecnologia, che è in grado di diffondere una cultura orientata all’hi-tech, creando una rete di relazioni permanenti fra strutture universitarie, istituzioni e imprese. Tra i programmi a breve termine, l’impegno a costruire un nuovo centro di competenza “Media Innovation Unit”, rivolto a coordinare le tematiche del “free software”, ossia quel software che si trova disponibile sulla rete e che costituisce una crescente alternativa all’oligopolio del software che tutti conosciamo.

E che dire del cantiere Metropoli? “L’espressione di una rivoluzione in atto” come ha sostenuto “dove le stesse categorie economiche, tramite le loro rappresentanze camerali, hanno proposto progetti innovativi, come quelli dei Centri commerciali naturali e la bretella Firenze Signa - Interporto di Prato, che sapranno adeguare le infrastrutture viarie e ferroviarie alla realtà ed alle “esigenze del terzo polo industriale italiano, aumentandone i vantaggi competitivi”. Passando ad analizzare il piano di attività a favore dei settori di eccellenza, dove la Camera è impegnata anche attraverso il Laboratorio Chimico Merceologico per la certificazione dei i prodotti di qualità, è recente la creazione della Fondazione per l’Artigianato Artistico, e continua il sostegno al Polimoda e all’Università di Castelpulci, nell’obiettivo di dare forza a quei luoghi di scambi di “saper fare” che “serviranno a valorizzare il prodotto artigiano, rilanciandolo nella competizione internazionale”.

Ma la strada per superare la difficoltà congiunturale è anche quella indicata dal sistema dei distretti che premia, soprattutto nel settore manifatturiero, chi punta alla qualità e all’innovazione facendo leva su un gioco di squadra compatto.
“Ricorrere ad alleanze per diventare imprese europee!”.
Questa, dunque, la vera e grande sfida del prossimo futuro, secondo Mantellassi, per la quale la Camera svolge un ruolo attivo, attraverso l’azienda speciale Promofirenze, assistendo le imprese, talvolta direttamente in loco, nella ricerca delle loro sinergie all’estero.

E' il caso dell’apertura del recente desk di Pechino (si aggiunge a quelli di Mosca, Bombay, Tokio, Bruxelles, Seoul e Chicago) che, alla luce del conflitto in Iraq e dell’effetto Sars, assumono un significato strategico ancora più rilevante, permettendo di mantenere vivi i rapporti nei Paesi e di creare nuove alternative di sbocco.
Una Camera fiorentina attiva, quella che emerge dalla relazione del Presidente, “disposta a collaborare su diversi fronti per costruire un’economia più salda e più prospera nel rispetto degli impegni presi “.

“L’orientamento dell’Ente va anche verso una struttura più snella di gestione che vede - come ha ricordato il Segretario Generale Francesco Barbolla, a conclusione dei lavori - una riduzione delle spese del personale stabilizzato intorno al 26%, rispetto ad oltre il 32% del 99”.
"Questo è un appuntamento importante non solo dal punto di vista istituzionale, ma anche per proseguire il confronto e per stabilire insieme gli obiettivi per il futuro della nostra città e del nostro territorio".

Con queste parole il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha aperto nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio la annuale presentazione del bilancio della Camera di Commercio della Provincia di Firenze. Quattro i punti principali toccati dal sindaco nel suo intervento. Il primo riguarda la trasformazione urbana della città. "Dobbiamo fare i conti con una realtà economica generale che vive una fase di stagnazione, anche se il nostro territorio si contraddistingue per particolare resistenza e reattività - ha detto Domenici - Come emerge anche dalla relazione del presidente Mantellassi, il settore dell'edilizia è quello con maggiore dinamismo e questo si riallaccia al processo di profondo cambiamento e rinnovamento in cui siamo immersi.

Credo sia necessario comprendere esattamente come affrontare questa trasformazione: fino ad oggi si è posto l'accento eccessivamente sui disagi causati dai cantieri, e troppo poco sugli aspetti di dinamismo e di benefici per la realtà urbana e per la nostra economia. L'obiettivo comune è quello di arrivare al 2010 con importanti interventi per le infrastrutture e per la qualità urbana: ed è una fase che va affrontata insieme con spirito di collaborazione, facendola comprendere alla pubblica opinione e valorizzandola in campo nazionale e anche internazionale.

D'altra parte, la collaborazione esiste ed è stata dimostrata dal lavoro del Piano strategico, che con la costituzione dell'Associazione ha fatto un significativo passo avanti". Il secondo punto toccato dal sindaco riguarda la città metropolitana. "Sono convinto che per il nostro territorio il prossimo mandato amministrativo sarà caratterizzato dalla prospettiva di città metropolitana - ha sottolineato Domenici - Lo sviluppo di Firenze proseguirà solo se si adeguano i livelli politico amministrativi e istituzionali a questa dimensione: questa è una città troppo piccola ed ha troppo pochi abitanti, è necessario un passo decisivo per adeguarsi alle nuove esigenze di sviluppo".

Terzo aspetto, quello delle risorse a disposizione delle pubbliche amministrazioni e del sistema della autonomie. "Stiamo vivendo una grande difficoltà a livello nazionale per l'andamento dei conti pubblici, si prospettano scelte dolorose - ha detto il sindaco - In questo quadro, continuando l'opera di contenimento e razionalizzazione delle spese, è necessario anche mantenere le garanzie di tenuta del tessuto sociale: anche nell'interesse delle stesse imprese. Ed è quindi necessario affrontare i problemi aperti.

Nella nostra città dobbiamo intervenire sui cosiddetti 'city users', su coloro che 'usano' la città senza risiedervi ed utilizzando i servizi che ricadono unicamente sui residenti. Penso ad esempio al problema dei rifiuti, ora così drammatico al sud: a Firenze la produzione tocca i 2 kg al giorno pro capite proprio per l'incidenza dei visitatori. Dobbiamo arrivare a delle soluzioni concertate, che prevedano nuove soluzioni anche tecnologiche e risorse aggiuntive". Ultimo punto, l'innovazione.

"Per noi il tema-chiave è quello delle nuove dotazioni infrastrutturali, con i progetti che si stanno realizzando. Ma non dobbiamo dimenticare le infrastrutture 'immateriali' - ha dichiarato Domenici - mi riferisco all'e-government, a quello strumento di semplificazione che costituisce un servizio rivoluzionario non solo per i cittadini, ma anche per le imprese. Firenze è capofila in Italia nel progetto e-People che va proprio in questa direzione, credo che sia una strada sui cui impegnarci insieme".

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