Falqui (gruppo misto): Per battere le destre serve una nuova maggioranza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2003 07:23
Falqui (gruppo misto): Per battere le destre serve una nuova maggioranza

«Firenze può divenire il laboratorio politico dove si coagula un nuovo progetto, un nuovo programma, un nuovo metodo unitario per realizzare la coalizione di forze necessaria per sconfiggere a livello locale e nazionale il disegno politico strategico del polo delle destre». E' quanto scrive, in una lettera ai capigruppo del centrosinistra, il consigliere Enrico Falqui che oggi pomeriggio, in Palazzo Vecchio, parteciperà al vertice della maggioranza. «La campagna elettorale per le elezioni amministrative del 1999 - scrive Falqui che all'ultima consultazione elettorale era candidato a sindaco per Rifondazione Comunista - fu fortemente segnata dalla scelta di schieramento sul conflitto in Kossovo, al punto che solo negli ultimi giorni prossimi al voto i candidati sindaci riuscirono a illustrare gli obiettivi dei loro programmi.

A quel programma mi sono ispirato durante l'esercizio del mio ruolo di consigliere comunale di opposizione, cercando di realizzare una strategia di opposizione costruttiva, qualche volta modificando con successo le posizioni della maggioranza». Secondo Falqui, però, «l'avvento del governo Berlusconi prima, l'11 settembre e la dottrina della guerra preventiva di Bush, poi, hanno cambiato il quadro politico nazionale e internazionale. Solo una visione miope e provinciale della politica interna e della geo-politica internazionale può giustificare la sottovalutazione della crisi di democrazia e di legalità che questi eventi hanno prodotto in Italia e nel mondo».

«La politica del governo Berlusconi - ha aggiunto Falqui - ha portato alla radicale restrizione del ruolo di intervento pubblico, da parte degli enti locali, nel territorio, dello stato sociale e nell'emancipazione dei diritti individuali e collettivi del cittadino. L'opinione pubblica, però, non è sufficientemente informata su quanto sta accadendo e ciò comporta due rischi gravissimi per le istituzioni locali: da un lato il rafforzamento della domanda di espropriazione dell'intervento pubblico a favore della gestione da parte di managements privati di beni con non sono riconducibili ad una logica esclusiva di mercato e che rischiamo di peggiorare la qualità sociale e la qualità urbana delle nostre città.

Dall'altro le istituzioni corrono il rischio nel vedere rafforzata la convinzione che i Comuni, pur aumentando le tasse locali, non riescono a fornire servizi migliori ma sono addirittura costretti a ridurre le loro prestazioni nel campo dei servizi, dell'assistenza sociale e della tutela ambientale». «Per questi motivi - ha concluso Falqui - tenendo conto dell'approssimarsi della fase politica nella quale si dovrà costituire il programma e l'alleanza sociale e politica per il rinnovo del governo cittadino, sollecito un confronto tra le forze che compongono la maggioranza di governo al Comune di Firenze sui temi che hanno costituito il quadro delle iniziative politiche suscitate dal dibattito sul bilancio comunale.

Per facilitare questo confronto potrebbe essere importante convocare a Firenze una conferenza nazionale su due temi: il ruolo dell'intervento pubblico da parte degli enti locali nel quadro di riforma del titolo V della Costituzione e le proposte per completare il progetto di riforma federale delle autonomie locali».

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