Il sindaco Domenici ha incontrato il ministro Frattini
Incontro "il diritto come fondamento della pace", venerdì alle 21:00, alla Casa del Popolo di Via A. D'Orso 8 (angolo Viale Verga)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2003 07:02
Il sindaco Domenici ha incontrato il ministro Frattini<BR>Incontro

Andare avanti con il progetto di tenere a Firenze nel prossimo dicembre la conferenza bilaterale israelo-palestinese per discutere il futuro della città di Gerusalemme. E' questa l'indicazione emersa dall'incontro che il sindaco Leonardo Domenici ha avuto ieri a Roma con il ministro degli Esteri Franco Frattini. L'iniziativa era stata proposta al sindaco la settimana scorsa da Hanna Siniora, esponente di spicco dell'Anp e responsabile della Camera di commercio palestinese, durante la sua visita a Firenze.

Domenici e Frattini hanno concordato di portare avanti il progetto, anche nel quadro delle attività del prossimo semestre italiano di presidenza del Consiglio dell'Unione europea e in accordo con i vari livelli delle istituzioni locali: Comune, Regione e Provincia. A questo proposito, il sindaco ha ribadito il ruolo che può avere di Firenze nel nuovo processo di pace in Medio Oriente ed ha concordato con il presidente della Regione Claudio Martini, che al ritorno dal suo recente viaggio in Israele e Palestina ha sottolineato l'importanza della collaborazione con Domenici "per promuovere assieme momenti di conoscenza e di confronto".

"La nostra città si è candidata ufficialmente ad ospitare i colloqui di pace tra israeliani e palestinesi - ha ricordato il sindaco - ed è già stata sede di importanti incontri bilaterali che hanno dato frutti concreti, come la 'Carta di Firenze' siglata proprio in Palazzo Vecchio nel 2002. Da parte nostra, daremo tutto l'appoggio possibile alle iniziative che favoriscano la 'Road map', il percorso di pace proposto per il Medio Oriente".
I movimenti e le associazioni ne discutono con:
Stefano BOCO, Senatore, Presidente del Gruppo parlamentare Verdi-l'Ulivo; Lapo PISTELLI, Deputato del Gruppo parlamentare La Margherita-l'Ulivo; Guido SACCONI, Parlamentare europeo del Guppo DS, Vicepresidente della Commissione ambiente, salute pubblica e tuttela dei cittadini; Coordina: Pierluigi ONORATO.
L'incontro si propone di analizzare le inziative e le prospettive politico-culturali necessarie per riaffermare il ruolo del diritto nella comunità internazionale e nei singoli stati e la necessità di individuare una soluzione politica ai conflitti e alle sfide del nuovo secolo.

Intende inoltre di avviare una discussione, sul tema della pace e della guerra, tra eletti e movimenti della società civile - secondo il modello della democrazia partecipata - su problemi che hanno mobilitato milioni di cittadini che, nelle forme più diverse, hanno espresso la loro avversione alla "guerra preventiva", contraria non solo all'art. 11 della Costituzione italiana ma anche ad ogni principio di diritto internazionale.
La leader della difesa dei diritti umani in Laos, Vanida Thephsouvanh, presidente del "Mouvement Lao pour les Droits de l'Homme" è stata ricevuta dalla commissione consiliare per la pace e la solidarietà internazionale.

Alla seduta erano presenti il presidente Lorenzo Marzullo ed i consiglieri Susanna Agostini (DS) e Raimondo Portanova (FI). Vanida Thephsouvanh è giunta in Toscana per partecipare ad una serie di incontri pubblici, organizzati dal partito radicale, con rappresentanti delle istituzioni locali volti a far conoscere la grave situazione nel suo paese riguardo il mancato rispetto dei diritti umani e delle più elementari libertà individuali. «Quanto avviene nel Laos - ha sottolineato il presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo - dimostra la necessità che alla "mondializzazione" dell'economia, a seguito e a causa del fenomeno della globalizzazione, deve poter corrispondere una "mondializzazione" dei diritti umani.

Nel terreno della libertà si deve consolidare una cultura delle "regole" che non si limiti alla promozione del semplice funzionamento commerciale, ma che si occupi, grazie a strumenti giuridici sicuri, della tutela dei diritti umani in ogni parte del mondo». «Con il suo coraggio - ha rilevato la consigliera dei DS Susanna Agostini - Vanida Thephsouvanh incita le nostre coscienze a mettere la lotta per i diritti umani in ogni parte del mondo al centro del nostro agire politico. Oggi più che mai siamo consapevoli che senza il rispetto dei diritti individuali non c'è nazione, comunità o società che possa essere davvero libera».

«Sono passati ormai due anni dal sequestro del nostro concittadino Massimo Lensi e di Olivier Dupuis, Bruno Mellano, Silvia Manzi e Nikholaj Khramov - ha spiegato Portanova - che avevano avuto il solo torto di manifestare pacificamente per la libertà e la democrazia nel Laos, distribuendo volantini e mostrando uno striscione». «Il 26 ottobre del 1999 - ha ricordato il consigliere di Forza Italia Raiomodno Portanova - gli studenti laotiani erano scesi in piazza per chiedere libertà e democrazia.

I cinque leader del movimento furono poi arrestati e nulla si sa più della loro sorte. I radicali volevano ricordare al mondo questa violazione dei più elementari diritti umani». «Così anche loro finirono in manette - ha aggiunto Portanova -e solo dopo l'intervento del nostro governo sono stati liberati dalle autorità di un paese, il Laos, retto da un regime comunista, dispotico ed affamatore del suo stesso popolo».

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