Fabbrica e Radio Clandestina di Ascanio Celestini al Teatro degli Unanimi di Arcidosso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 aprile 2003 14:29
Fabbrica e Radio Clandestina di Ascanio Celestini al Teatro degli Unanimi di Arcidosso

Ascanio Celestini torna sull'Amiata con un doppio appuntamento all'interno della rassegna Teatro, Memoria, Utopia: venerdì 2 maggio alle ore 21.00 con il suo ultimo spettacolo Fabbrica, già salutato dalla critica come un capolavoro, e sabato 3 maggio alle ore 10.30 con Radio Clandestina - Roma, le Fosse Ardeatine, la Memoria, il racconto su uno dei più tragici episodi della Resistenza, una matinée teatrale dedicata ai ragazzi delle Superiori ma aperto anche al pubblico adulto.
Ascanio Celestini, giovane attore romano, è ormai riconosciuto come uno dei nuovi talenti del teatro italiano; nel dicembre scorso ha vinto il Premio Ubu, il prestigioso premio teatrale diretto da Franco Quadri, "per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa"; nella primavera del 2002 gli era già stato assegnato anche il premio dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.
Fabbrica è uno spettacolo sulla storia del lavoro in Italia; nel progetto sono coinvolti alcuni tra i più importanti centri di ricerca teatrali in Italia: laboratori e incontri si sono tenuti alla Piaggio di Pontedera, alle cave di Santarcangelo, nelle miniere del Monte Amiata (nell'estate 2002, al festival Toscana delle Culture).
E' la storia di un capoforno alla fine della seconda guerra mondiale raccontato da un operaio che viene assunto in fabbrica per sbaglio.

L'antica fabbrica aveva bisogno di operai d'acciaio e i loro nomi erano Libero, Veraspiritanova, Guerriero. L'età di mezzo ha conosciuto l'aristocrazia operaia con gli operai anarchici e comunisti che neanche il fascismo licenziava perché essi si rendevano indispensabili alla produzione di guerra. Ma l'età contemporanea ha bisogno di una fabbrica senza operai, una fabbrica vuota dove gli unici operai che la abitano sono quelli che la fabbrica non riesce a cacciare via: i deformi, quelli che hanno sposato la fabbrica lasciandole una parte del loro corpo, della loro storie e della loro identità.
In Radio Clandestina si narra della strage delle Fosse Ardeatine del 24 marzo '44; sembra una storia che inizia un giorno e termina due giorni dopo, che si consuma in poche ore.

Ma nel libro L'ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli, vincitore del Premio Viareggio, questa storia di poche ore viene inserita nella storia dei 9 mesi di occupazione nazista a Roma, e poi in quella dei 5 anni della guerra, dei 20 anni del fascismo: nella storia orale di Roma che diventa capitale e inizia velocemente a cambiare; a testimoniare che questa non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella memoria di una intera città.
Con questa presenza Ascanio continua il suo "rapporto speciale" con l'Amiata, dove da due anni non solo viene invitato a presentare i suoi spettacoli ma anche ad elaborarne di nuovi, prendendo spunto dalle storie del territorio.
Per informazioni e prenotazioni:
Accademia Amiata 0564-968205, info@accademiaamiata.it
Ingresso € 6, ridotto soci Coop € 5; matinée € 3

In evidenza