Progetto contro la prostituzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 Aprile 2003 17:47
Progetto contro la prostituzione

Il CIP, Collegamento Interventi Prostituzione, gestito da Progetto Arcobaleno e dalla Cooperativa Sociale CAT in convenzione con il Comune di Firenze, attraverso l'assessorato alla pubblica istruzione e pari opportunità è un servizio attivato dalla fine del 1999, di sostegno delle donne e alle ragazze prostitute. Proprio ieri pomeriggio la Giunta ha deliberato l'approvazione dello schema di convenzione con le associazioni per proseguire i servizi aperti in questi anni. La spesa stanziata per il 2003 è di 212.000,00 euro con risorse comunali, del Piano Sanitario Regionale, della legge 285/97 (opportunità per i minori e gli adolescenti) e della legge 40/ (sull'immigrazione).

Il progetto CIP è articolato in un'unità di strada notturna, uno Spazio Intermedio, come servizio di consulenza psicologica e legale, una casa accoglienza ed un numero verde al quale le donne possono rivolgersi, messo a disposizione dal 2000 dal Ministero delle Pari Opportunità e che poi è gestito localmente. "Finora i risultati conseguiti sono ottimi - ha commentato l'assessore Daniela Lastri - e stiamo lavorando per aiutare le donne e le ragazze che sono nel mondo della prostituzione. L'unità di strada incontra le donne, fornisce informazioni e accompagna ai servizi socio-sanitari, indica dove rivolgersi per chi è intenzionata ad uscire dal giro della prostituzione.

Mette a disposizione i profilattici e consegna opuscoli informativi multilingue". Nel corso del 2002 l'unità di strada ha avuto 1093 contatti, la Casa Accoglienza ha dato ospitalità a 23 donne, il Centro Intermedio ha avuto 54 nuovi contatti, i colloqui sono stati più di 132 e le telefonate giunte al numero verde (800/290290) sono state 62. Le maggiori presenze provengono dalla Nigeria, dall'Albania, dalla Moldavia, dall'Ucraina, dalla Russia, dalla Romania, dall'ex Jugoslavia, dalla Bulgaria ma sono presenti anche donne italiane.

"Il servizio proseguirà anche nel 2003 - ha assicurato l'assessore Lastri - poiché è di grande utilità sociale: aiuta ragazze, donne che per varie vicissitudini personali sono finite nel mondo della prostituzione. È uno di quei servizi di stato-sociale verso i più deboli ed è assolutamente necessario ha chi ha meno opportunità. Sarà importante un ulteriore impegno finanziario da parte della Regione e dello Stato per assicurarlo nel tempo e farlo diventare un'opportunità permanente contro lo sfruttamento e per il sostegno di soggetti deboli.

Il Progetto CIP rappresenta un progetto di rete insieme ad associazioni, servizi sociali ed Azienda Sanitaria".(mr)

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