SMS Shakespeare Message System version 2.0 al teatro Rifredi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2003 15:36
SMS Shakespeare Message System version 2.0 al teatro Rifredi.

Venerdì 11 e sabato 12 aprile ore 21.00 - giovedì 10 ore 21 replica speciale riservata ai soci COOP, matinées per le scuole: da martedì 8 a mercoledì 16 aprile ore 10.00 - Pupi & Fresedde presentano SMS, SHAKESPEARE MESSAGES SYSTEM version 2.0, ideato da Laura Giannoni e Daniele Lamuraglia, testo e regia di Daniele Lamuraglia, traduzioni da Shakespeare di Alessandro Lamuraglia con Marzia Risaliti, Roberto Caccavo, Lorenzo Mazzoni, Federica Santi musiche originali di Alessandro Lamuraglia scene e costumi di Laura Giannoni e Mirco Rocchi luci di Roberto Cafaggini video di Daniele Lamuraglia e Alessandro Brandi.
SHAKESPEARE MESSAGES SYSTEM È UN’OPERA DI VIDEO-TEATRO CHE CONFRONTA PROVOCATORIAMENTE MA SOTTILMENTE I MESSAGGERI D’AMORE DELLE OPERE DI SHAKESPEARE CON I MESSAGGERI D’AMORE DELLE NUOVE TECNOLOGIE, COME GLI SMS E LE CHAT-LINE.

PARTITA LO SCORSO ANNO COME CONFERENZA-SPETTACOLO, VISTO IL SUCCESSO OTTENUTO, VIENE RIBATTEZZATA VERSION 2.0 E PORTATA ALLA FORMA DI SPETTACOLO. A QUESTO PROPOSITO È STATO RISCRITTO IL TESTO, SONO STATE COMPOSTE DELLE MUSICHE ORIGINALI, ED È STATO AFFIDATO IL PERSONAGGIO DELLA CARTOMANTE AD UN’OTTIMA ATTRICE COME MARZIA RISALITI. SHAKESPEARE MESSAGES SYSTEM HA AVUTO IL PRIVILEGIO DI AVERE L’APPROVAZIONE E LA COLLABORAZIONE DI UNO DEI MAGGIORI ESPERTI DI SHAKESPEARE, ALESSANDRO SERPIERI, CHE, OLTRE AD ALCUNI INPUT DRAMMATURGICI, HA TRADOTTO TUTTI I BRANI DA SHAKESPEARE PRESENTI NELLO SPETTACOLO, DEI QUALI MOLTI VEDONO LA LUCE PER LA PRIMA VOLTA.
Questa è una storia dei nostri giorni, che ha le caratteristiche del racconto antico: ci sono due giovani alla ricerca l’uno dell’altro, e quindi della propria identità; entrano in una fase di "crisi"; grazie ad un Maestro, avranno una trasformazione, trovano un’altra identità; infine si apre di fronte a loro la possibilità di una scelta, che riguarda il loro futuro. L’avventura dei due giovani, che portano dei nomi simbolici - Nick e Name -, parte dalle suggestioni materiali e psichiche del mondo della comunicazione moderna: musiche ritmate ossessivamente, luci dai colori intensi, flussi di bit e pixel che informano ogni loro minimo gesto.

Qui appare la questione di fondo, che li porterà alla crisi, e che è un tragico paradosso: incomunicabilità per eccesso di comunicazione. Gli sms, le chat, i telefonini e internet, creano un’inflazione di messaggi, tutti caratterizzati dalla sinteticità del linguaggio, e da una potente codificazione che finisce nell’artificiosità e nell’uniformità: il messaggio d’amore dell’Altro finisce per non avere più nessuna specificità, per essere uguale a quello di tutti, e semmai uguale a quello stesso del mittente, che quindi si ritrova a parlare solo con se stesso, che vuol dire non più parlare.

Forse solo risuonare – ossessivamente - come la musica più in voga. Il sistema supermoderno nel quale sono "infilati", li porta all’empasse: perdono il contatto con l’Altro/a, e quindi anche con se stessi. Dalla crisi alla rigenerazione, secondo il movimento classico della metamorfosi. Qui entra in scena Cupido, il messaggero d’amore per eccellenza, frastornato anch’egli all’inizio, ma lentamente istruito e ribattezzato dalla magia della Cartomante, depositaria di un’antica sapienza. Grazie alla collaborazione fra questi due personaggi, Nick e Name vengono iniziati ad un nuovo, quanto nello stesso tempo antico, linguaggio: lo Shakespeare Messages System. La prova d’iniziazione - e anche l’unica speranza di sbloccare la situazione – è proprio quella di riuscire a riutilizzare la ricchezza verbale e comunicativa del linguaggio shakespeariano, e renderlo invece fresco e vitale, indispensabile ed efficace, soprattutto nella nostra modernità. Sotto la guida della Cartomante, Cupido riesce ad affinare e calibrare l’antico linguaggio del poeta inglese in uno strumento più moderno di ogni moderno strumento, attraversare le gioie e i dolori della nostra epoca, e così rimettere in moto la festa del desiderio dei due ragazzi, lo scambio di quel dono prezioso che è il linguaggio amoroso. Il linguaggio teatrale di questa messa in scena è innovativo: un’ora circa di video originali, tra riprese e montaggi, che si integrano indissolubilmente con gli attori in scena, interagendo sia teatralmente sia come versante simbolico dell’azione. La colonna sonora è segnata nella prima parte dalle potenti musiche contemporanee dei giovani immersi nel loro mondo; e poi si dipana maestosamente con delle musiche originali che costituiscono l’eco sonora del nostro Shakespeare Messages System. Gli autori hanno inoltre avuto il privilegio di avere l’approvazione e la collaborazione di uno dei maggiori esperti di Shakespeare, Alessandro Serpieri, che, oltre ad alcuni input drammaturgici, ha voluto tradurre tutti i brani da Shakespeare presenti nello spettacolo, dei quali molti vedono la luce per la prima volta.

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