Uno stop alla possibile costruzione di edifici nelle aree destinate ad uso pubblico dal Piano regolatore e per le quali adesso sono scaduti i vincoli per l'esproprio. E' questo l'obiettivo di una serie di atti definiti dall'assessorato all'urbanistica e che ha visto l'approvazione da parte della giunta comunale. "Per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale - spiega l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi - i vincoli previsti dal Prg per l'esproprio delle aree destinate ad uso pubblico scadono dopo cinque anni.
Un termine che rende di fatto impossibile la realizzazione di tutte le opere pubbliche previste dal Piano regolatore. La sentenza - aggiunge l'assessore Biagi - rende poi impossibile la reiterazione del vincolo pena la richiesta dei danni da parte del proprietario". Su queste aree i privati potrebbero costruire con indici di fabbricabilità molto bassi . Per evitare questo rischio per la città l'Amministrazione comunale sta lavorando su due fronti: da un lato è stata avviato la procedura per una variante urbanistica che sfocerà in nuova normativa per queste aree in cui i vincoli di Prg sono scaduti.
Allo stesso tempo la giunta comunale ha approvato la delibera per la nuova perimetrazione del centro abitato di Firenze: all'interno del perimetro del centro abitato l'edificazione delle aree con vincolo scaduto non è possibile, è consentito soltanto il recupero degli edifici esistenti. L'obiettivo dell'Amministrazione comunale è semplice: porre uno stop alle nuove edificazioni in aree a destinazione pubblica. "Nessuno pensi di poter utilizzare questa fase transitoria per costruire in questi terreni" conclude l'assessore Biagi.