Casa Spa: varato il contratto di servizio con i 33 Comuni della Lode

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2003 19:27
Casa Spa: varato il contratto di servizio con i 33 Comuni della Lode

Varato stamani in Palazzo Vecchio il contratto di servizio fra i 33 Comuni della Lode (Livello ottimale di esercizio) e Casa Spa, la società pubblica (il Comune di Firenze detiene il 59% delle quote) che dal prossimo 1° marzo gestirà il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell'area fiorentina. Lo annunciano l'assessore alle politiche per la casa Tea Albini, che è anche coordinatrice della Lode, e il presidente di Casa Spa Giovanni Pecchioli. "Dal prossimo mese di marzo - ha sottolineato l'assessore Albini - sarà la nuova società a gestire i 12.791 alloggi di edilizia residenziale pubblica dei 33 Comuni della Lode.

Tutto questo in applicazione della legge regionale 77 del 1998 che prevede lo scioglimento delle Ater. Le competenze di Casa Spa riguarderanno soprattutto la riscossione dei canoni di affitto, la realizzazione di nuovi alloggi, la manutenzione dell'esistente. La formulazione dei bandi per le assegnazioni, la verifica dei requisiti, l'alienazione del patrimonio, resteranno di competenza dei Comuni. Il superamento delle Ater e l'attivazione di un nuovo soggetto gestore è di fatto l'avvio di un processo che porterà sempre più i Comuni ad essere i protagonisti consapevoli di questo percorso di riforma.

La legge stabilisce che la proprietà degli immobili passa ai Comuni stessi che si arricchiscono di un numero importante di beni e acquisiscono anche la totale responsabilità soprattutto riferita al rapporto con l'inquilinato". "Il compito di Casa Spa - ha detto il presidente Pecchioli - non solo sarà quello di 'amministratore di condominio', che pure sarà un compito importante e che vogliamo svolgere al meglio, ma intendiamo rappresentare un soggetto attivo a supporto delle politiche abitative collaborando con i Comuni e il rapporto stretto con le forze sociali".

L'assessore Albini e il presidente Pecchioli intendono ancora una volta rassicurare gli assegnatari: "Non ci saranno aumenti dei canoni di affitto, che peraltro non sono di competenza dei Comuni. Invece tra i vantaggi per gli inquilini ci saranno, ad esempio, tempi più brevi per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria".
Questa mattina, nel Salone dei Duecento, il capogruppo dei Verdi Alessio Papini ha consegnato a tutti i sindaci della provincia che fanno parte dell'associazione comunale "Lode" (il "Livello ottimale di esercizio") la copia della sua mozione su "Casa spa".

La "Lode" è infatti la proprietaria della società che gestirà il patrimonio immobiliare dei Comuni. Nel documento presentato dal capogruppo dei Verdi si chiede una modifica statutaria per «escludere l'ingresso di soci privati in "Casa spa" o, se ciò non sarà possibile, permettere l'ingresso solo di capitale diffuso reperito fra gli assegnatari delle case popolari e comunque in quota ridotta».
«E' nato un altro elefante burocratico». Lo ha dichiarato la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli dopo l'avvio di "Casa spa e l'approvazione, da parte dei Comuni che fanno parte della "Lode" (il "livello ottimale di esercizio"), del contratto di servizio.

«Anche se ha la configurazione societaria di una società per azioni - ha aggiunto la Giocoli - è facile prevedere che "Casa spa" non sarà uno strumento snello, agile e in un settore delicato come quello della casa rischia il fallimento prima ancora di cominciare a funzionare a regime. Per ogni argomento, in particolare per graduatorie, sfratti, perdita requisiti, ci dovrà rapportare al Comune: ciò farà perdere elasticità e funzionalità operativa a questo strumento che risulterà estremamente farraginoso».

«Non vogliamo interpretare il ruolo di facili Cassandre - ha concluso la consigliera di Forza Italia - ma siamo convinti che "Casa spa", dovendo sopportare un carico di lavoro e di incombenze di grosse proporzioni e avendo in cambio un importo nemmeno compensativo ad alloggio di 25 euro, presto si rivelerà inadempiente nei confronti dei Comuni associati».

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