Pieri (Fi): La Fiorentina si sarebbe salvata se la Covisoc avesse controllato con piu' attenzione i suoi bilanci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2003 08:10
Pieri (Fi): La Fiorentina si sarebbe salvata se la Covisoc avesse controllato con piu' attenzione i suoi bilanci

«La Fiorentina si sarebbe salvata se la Covisoc avesse controllato con più attenzione i suoi bilanci. Ma grazie a Walter Veltroni questo non è stato possibile. Per questo la levata di scudi del centrosinistra contro la norma salva-calcio varata alla Camera è pura e semplice demagogia». Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri dopo il via libera della norma secondo la quale le società di calcio potranno dividere su 10 anni, anziché sui tre previsti finora, le svalutazioni del parco giocatori.

«A quanti sono così indignati per il provvedimento varato dalla Camera - ha spiegato Pieri - vorrei ricordare che proprio Walter Veltroni, allora vicepresidente del consiglio con delega allo sport, varò una legge che, in pratica, diminuiva i poteri della Covisoc, la commissione di vigilanza sui bilanci della Federcalcio, nel controllo degli equilibri contabili delle società calcistiche. Da quel momento ci dovevano pensare solo la Consob o il tribunale mentre alla Covisoc rimaneva solo il compito di dire di sì o no all'iscrizione per il campionati.

E così sui conti delle società, Fiorentina compresa, nessuno ha più messo il naso per anni». «Stando così le cose - ha concluso il consigliere di Forza Italia - è più grave cercare di salvare decine di società calcistiche da una fine sicura o aver chiuso gli occhi per anni? Certo, questo provvedimento non il massimo. Resta il fatto che era l'unica misura possibile per impedire il tracollo dello sport più amato dagli italiani. Comunque questa misura, per diventare definitiva, dovrà passare al vaglio del Senato.

C'è quindi ancora tempo per apportare modifiche e miglioramenti. Ad esempio possono essere introdotte nuove regole e sanzioni per chi non è in regola nei confronti dello stato per Irpef e contributi previdenziali».

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