Apuane, commissioni regionali favorevoli al parco archeologico

Redazione Nove da Firenze
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07 febbraio 2003 07:21
Apuane, commissioni regionali favorevoli al parco archeologico

Servirà a conservare e valorizzare i siti dismessi e i beni di interesse culturale, storico e scientifico legati all’attività estrattiva nella zona delle Apuane. Con il parere favorevole espresso dalle commissioni consiliari Attività culturali e turismo e Territorio e ambiente, si avvia verso la conclusione l’iter per l’istituzione del parco archeologico delle Alpi Apuane, sul quale l’assemblea toscana sarà chiamata ad esprimersi la settimana prossima. I gruppi di centro-destra hanno votato contro il provvedimento.

Il parco non sarà delimitato da un vero e proprio perimetro, ma interesserà una trentina di siti, che insistono principalmente nei Comuni di Carrara, Massa, Serravezza (Lu), Stazzema (Lu), ma anche Vagli Sotto (Lu), Montignoso (Ms), Pietrasanta (Lu), Minucciano (Lu), Fivizzano (Ms). Parte del territorio ricade già nel Parco regionale delle Alpi Apuane, parte no. “Il nostro via libera arriva dopo lo svolgimento delle consuete consultazioni con gli enti interessati – ha precisato il presidente della commissione Territorio e ambiente, Sirio Bussolotti (Ds) – In particolare, abbiamo accolto le richieste avanzata dal sindaco di Massa, estendendo la rappresentanza degli enti locali nel Consorzio che gestirà il Parco, e ci siamo preoccupati di controllare che i siti non coincidessero con cave tutt’ora attive, come richiedeva Confindustria”.

Il ruolo degli enti locali è stato potenziato anche riguardo alla stesura dello Statuto e del Regolamento del Consorzio. Infine, con un’altra modifica, è stato eliminato il vincolo di un parere favorevole del parco sulle autorizzazioni per le attività finalizzate al recupero e alla valorizzazione del patrimonio. “A questo punto è importante concludere al più presto l’iter – ha dichiarato Loriano Valentini (Ds), che presiede la commissione Attività culturali e turismo – Questo parco, come quelli analoghi istituiti sull’Amiata e sulle Colline metallifere, è previsto dalla finanziaria del 2001: è decisamente giunto il momento di sbloccare le cose.

Il territorio, anche dal punto di vista economico e turistico, non ha che da guadagnarci”. Il voto negativo espresso dai gruppi di centro-destra è stato motivato con la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti. In questo senso si sono espressi in particolare Giuliana Baudone (An) e Maurizio Dinelli (Fi).

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