"La locandiera" al teatro Politeama di Viareggio con Pamela Villoresi e Massimo Wertmuller
Martedì e mercoledì prossimi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2003 07:00
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E’ una Locandiera con musiche di Luciano Vavolo, suonate dal vivo da un violinista e da un clarinettista. La protagonista Pamela Villoresi è attrice goldoniana per eccellenza. Basta pensare alle sue interpretazioni memorabili regie di Giorgio Strehler, in testi quali Il campiello e Baruffe chiozzotte. Commedia di carattere e d’ambiente insieme, La locandiera è una delle opere che più aiutano a comprendere Goldoni e il Settecento. La commedia mette in risalto i rapporti fra il mondo nuovo, borghese, che avanza e la nobiltà ormai esautorata dal suo ruolo egemone.

Ma La Locandiera è anche un campionario di varia umanità, un caleidoscopio in cui si intrecciano situazioni ironiche e paradossali. Il marchese di Forlimpopoli, il napoletano conte di Albafiorita, il senese cavaliere di Ripafratta e le due donne (una romana, l’altra siciliana), esprimono ancora oggi quella grande diversificata umanità, che da sempre è presente nel mondo. Ed è un’occasione per Pamela Villoresi per disegnare una locandiera di gran classe, volutamente sopra le righe, che pare uscita da una tela di Daumier.

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