Calcio: la guerriglia alla Stazione di Firenze è stata un’azione premeditata degli ultras laziali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2003 09:39
Calcio: la guerriglia alla Stazione di Firenze è stata un’azione premeditata degli ultras laziali.

Sarebbe stata una aggressione premeditata nei confronti della Polfer fiorentina a provocare i gravi incidenti di domenica alla stazione di Santa Maria Novella . Una sorta di spedizione punitiva , a cui solo per caso è seguita la fitta sassaiola con i tifosi della Florentia. Una vera e propria vendetta contro la Polizia Ferroviaria il motivo dell’inferno che per 20 minuti si è scatenato alla stazione fiorentina. I tifosi laziali sono partiti da Roma già armati di sassi, pronti a “vendicarsi” della polizia ferroviaria rea di averli trattati male in occasione di una trasferta scudetto di due anni fa. L’incontro con i tifosi della Florentia è stato del tutto casuale ed ha inizialmente coperto le reali motivazioni del raid laziale. All’arrivo del treno alla stazione di Santa Maria Novella (giunto alle ore 10.54 con 72 minuti di ritardo dovuti ai continui stop imposti con il freno di emergenza) il gruppo di attacco, formato da una quarantina di tifosi tutti a volto coperto, è sceso dal convoglio, si è diretto intonando inni fascisti contro gli otto agenti che si trovavano sul marciapiede del binario 12. E’ iniziata quindi una fitta sassaiola contro i poliziotti sorpresi dall’attacco, che hanno cercato di ripararsi negli uffici della polfer. A quel punto i tifosi laziali che inseguivano gli agenti si sono accorti dei tifosi viola che si stavano dirigendo verso il binario dove era in partenza il treno per Lucca: cambio immediato d’obiettivo e nuova sassaiola, stavolta con risposta dei nemici storici. Solo dopo 40 minuti, con l’intervento di volanti e degli uomini del reparto mobile la situazione è stata riportata alla normalità, con un bilancio pesante per le forze dell’ordine: un agente colpito allo zigomo e operato due volte per scongiurare il rischio di perdere la vista; una poliziotta colpita al ginocchio che ha riportato la lesione del menisco e dei legamenti; un dirigente ed un ispettore che hanno riportato contusioni causate dei sampietrini lanciati dai laziali. Per tutto ciò la Digos ha provveduto ad arrestare M.V.V.

, un romano di 25 anni residente ai Parioli, accusato di lesioni, danneggiamento, rissa e violenza a pubblico ufficiale. Le indagini proseguono , mentre la Uil-Polizia chiede un’indagine ministeriale sui gravi incidenti accaduti. (as)

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