Investitori in fuga dalle Borse a gennaio: i mercati hanno perso oltre 400 miliardi di euro. Il timore di una guerra in Iraq, e la situazione economica non florida, hanno spinto al ribasso tutti i principali mercati finanziari internazionali con la sola Europa che ha bruciato, da inizio anno, 280 miliardi di euro dai titoli dell'indice di riferimento Stoxx 600, sceso del 6,3%, il peggior risultato mensile da 15 anni. Con il Dow Jones e il Nasdaq di New York e il Nikkei di Tokyo i miliardi persi in un mese salgono a 416.
Considerando solo gli indici dei titoli guida (e quindi le perdite sono da considerare per difetto) si vede che il Dow Jones ha ceduto a gennaio il 3,4% con una perdita di 87 miliardi di dollari (circa 80 miliardi di euro), mentre l'indice Nikkei di Tokyo è arretrato del 2,7% mandando in fumo 33 miliardi di euro. Tuttavia analisti e operatori, specialmente europei, hanno rivisto al rialzo i loro giudizi sui titoli delle società del Vecchio Continente consigliando di investire. Ben il 60% dei 600 titoli dello Stoxx si sono visti rialzare il rating nella scorsa settimana, sebbene la motivazione sia quasi sempre quella che le quotazioni dei titoli in questione sono ormai ai minimi.
C’è attesa per la prossima settimana, quando molte società europee, tra cui Deutsche Bank, Bnp Paribas, Ericsson e DaimlerChrysler, comunicheranno i loro risultati che si prevedono non brillanti.
