Viale Strozzi: nuovi aggiustamenti all'ovonda
Vanno avanti i lavori per il parcheggio di piazza Ghiberti
Centrodestra: Commissione di indagine sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2003 06:44
Viale Strozzi: nuovi aggiustamenti all'ovonda<BR>Vanno avanti i lavori per il parcheggio di piazza Ghiberti<BR>Centrodestra: Commissione di indagine sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto

Continuano gli aggiustamenti su viale Strozzi finalizzati ad alleggerire il traffico intorno alla rotatoria. Entro la fine di questa settimana (condizioni meteorologiche permettendo) le macchine che provengono da Ponte alla Vittoria non potranno più raggiungere Careggi dalla rotatoria, ma dovranno proseguire lungo viale Strozzi fino all'altezza di via Ridolfi, dove rigireranno sempre su viale Strozzi per tornare indietro tutto a diritto fino a Statuto.

Questo provvedimento consente di eliminare un'altra intersezione all'altezza della rotatoria. L'altra intersezione era già stata tolta qualche settimana fa quando è stato deciso di vietare la svolta a sinistra per le macchine che percorrono viale Milton i quali arrivati all'incrocio con viale Strozzi possono solo svoltare a destra per Statuto evitando la rotatoria. Questo nuovo provvedimento che andrà a regime probabilmente dalla prossima settimana, quando sarà preparato lo spazio ad hoc per consentire la svolta all'altezza di via Ridolfi, fluidifica ulteriormente il traffico.

A questo punto chi arriva in rotatoria dalla direzione di viale Lavagnini ha praticamente via libera sulla destra, in quanto le macchine che provenivano da Milton ora possono svoltare solo a sinistra verso Careggi e, grazie a quest'ultimo intervento, il quasi via libera sulla sinistra. "Abbiamo deciso di prendere un ulteriore misura che alleggerisca il tormentone della rotatoria, - ha spiegato l'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani- . Da ciò ci aspettiamo più scorrevolezza e maggiore facilità di entrata al famigerato incrocio Statuto, Milton Strozzi.

Se così non dovesse essere siamo pronti a prendere ulteriori provvedimenti".
L'istituzione di una commissione di indagine sul sottopasso di Piazza Vittorio Veneto è stata chiesta da Rodolfo Cigliana (FI), Gaia Checcucci (AN), Federico Tondi (UDC) e Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze). «Il progetto iniziale del sottopasso - scrivono in una mozione - era stato presentato con la realizzazione di sei corsie di marcia, due marciapiedi e un ampio spartitraffico. Attualmente, però, le corsie sono solo quattro, il marciapiedi è quasi inesistente, lo spartitraffico ridotto.

Il nuovo codice della strada, in vigore poco dopo che il progetto tranvia fosse stato approvato ma del quale tutti gli addetti ai lavori erano a conoscenza, non è stato preso in debita considerazione. In particolare non si sono progettate le corsie con la larghezza metri così come previsto dalla normativa». «Per tutti questi motivi - hanno sottolineato i quattro consiglieri del centrodestra - è necessario istituire un'apposita commissione per accertare eventuali inadempienze e responsabilità.

Questo commissione si rende indispensabile alla luce dei grossolani errori e dell'oggettiva assenza di un coordinamento sui grandi lavori. Solo in questo modo la città potrà conoscere le responsabilità di chi ha progettato alcuni interventi per poi realizzarli in modo difforme, come nel caso del sottopasso, oppure i motivi per i quali Firenze è stata messa in ginocchio, come nel caso dell'ovonda che non si capisce a cosa serva, visto che i lavori intorno alla Fortezza non sono ancora iniziati».
«Prima di chiedere l'istituzione di una commissione di inchiesta si devono utilizzare gli strumenti che ci sono già».

E' quanto ha dichiarato il presidente della commissione urbanistica Vincenzo Esposito a proposito della richiesta, avanzata dal centrodestra, di una commissione speciale sul sottopasso di piazza Vittorio Veneto. «La commissione consiliare urbanistica, nell'ambito delle proprie competenze - ha ricordato Esposito - si è già detta interessata ad approfondire la conoscenza dell'assetto dell'area della piazza in conseguenza delle opere di viabilità, realizzate o previste, nell'ambito della prima linea della tranvia e relativamente alle interconnessioni con il sistema dei parcheggi interrati».

«Per questo - ha aggiunto il presidente della commissione urbanistica - abbiamo chiesto l'audizione del presidente di Ataf Aldo Frangioni che dal canto suo ha confermato la sua disponibilità. Provvederemo poi a convocare tutti gli altri soggetti: progettisti, direzione dei lavori e membri del comitato tecnico istituito a seguito della convenzione fra Ataf, Comune di Firenze e Comune di Scandicci».
Anche via della Mattonaia sarà interessata dai lavori per la realizzazione del parcheggio sotterraneo di piazza Ghiberti.

Da giovedì, per un massimo di 45 giorni, il tratto di strada compreso fra piazza Ghiberti e Borgo la Croce rimarrà chiuso per consentire la costruzione delle fondamenta del parcheggio. Tecnicamente si tratta di una "palificazione" che verrà effettuata con una speciale macchina a trivella che dovrà creare i buchi per i pali che dovranno "sostenere" la futura struttura. I lavori in via della Mattonaia sono un ulteriore passo avanti verso il completamento della costruzione delle basi su cui poggeranno le mura del parcheggio.

Lo stesso intervento è infatti già stato fatto per tutti gli altri lati, quello dell'università e quello de La Nazione. Dopo questa fase i lavori andranno avanti con la costruzione vera e propria del parcheggio che sarà di quattro piani per un totale di 600 posti auto. Per quanto riguarda la viabilità provvisoria tutti i mezzi provenienti da via dell'Agnolo - Santa Verdiana, anziché entrare in via della Mattonaia dovranno svoltare a sinistra verso via del Verrocchio, entrare in via dei Macci, attraversare Borgo la Croce e ritornare in via della Mattonaia.

Per tutto il periodo dei lavori verrà revocata la pedonalizzazione di Borgo la Croce La chiusura di via della Mattonaia sarà anche l'occasione per creare nuovi parcheggi per i residenti. Verrà infatti modificata la sosta sul lato destro della strada con parcheggi a lisca di pesce . In questo modo si incrementano di circa il 30% i posti auto attualmente presenti in zona.
«Sospendere il provvedimento di blocco al transito ed alla sosta nel Lungarno Vespucci». E' quanto ha chiesto Giovanni Fittante, capogruppo di Insieme per l'Ulivo in Toscana, intervenendo ieri pomeriggio in Consiglio comunale.

«La chiusura al traffico della zona adiacente al Consolato Usa - ha sottolineato Fittante che sulla questione ha anche presentato un'interpellanza urgente - provocherà solo e unicamente la paralisi certa di tutte le aziende turistiche e commerciali della zona oltre a provocare innumerevoli disagi ad i residenti che si andranno a sommare ai già gravi inconvenienti subiti in questi ultimi anni a causa dei lavori che hanno interessato la costruzione del sottopasso di Piazza della Vittoria e del relativo parcheggio sotterraneo».

«Un provvedimento del genere - ha concluso il capogruppo di Insieme per l'Ulivo - limiterebbe fortemente la libertà dei cittadini e le attività economiche della zona. L'emergenza terrorismo non deve essere sottovalutata ma senza perdere il buon senso: prima possibile è necessario trasferire questo e altri consolati in zone della città più idonee a garantire la sicurezza».

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