Risorse dalla Regione per la creazione di una rete per l'autoapprendimento

Redazione Nove da Firenze
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03 Dicembre 2002 15:57
Risorse dalla Regione per la creazione di una rete per l'autoapprendimento

FIRENZE- Il lifelonglearning, è qualcosa di più di una parola d'ordine. La Regione ha infatti dato vita a uno strumento in grado di dare le gambe alla crescente domanda di educazione lungo l'intero arco della vita, in particolare nell'età adulta. La chiave di volta di questo nuovo percorso formativo, aperto indistintamente a tutta la popolazione, si chiama Circolo di studio. La Regione, su proposta dell'assessore al'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, ha inserito nel Piano di indirizzo 2001 e nel successivo aggiornamento 2002-2003, uno specifico finanziamento, pari a circa la metà delle risorse destinate all'educazione permanente.
Tali risorse hanno attivato una serie di iniziative, gestite sia direttamente, sia attraverso le Province, grazie alle quali si sta gradualmente creando una rete diffusa capillarmente sul territorio toscano.
A fare il punto sui primi risultati è stato l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, intervenuto nei giorni scorsi a un incontro promosso dal Comune di Firenze.

L’assessore ha spiegato come la Regione, in collaborazione con gli enti locali, per soddisfare la sempre più crescente domanda di apprendimento che emerge dalla società civile, abbia deciso di concretizzare questa idea, decisamente nuova per l’Italia, di costruzione della conoscenza.
Il circolo di studio costituisce un sistema formativo volto, principalmente, a favorire l'offerta di opportunità educative per piccoli gruppi, tendenzialmente autogestiti. Una sorta di apprendimento "fai da te", sostenuto da risorse pubbliche, come risposta ad una domanda espressa da gruppi di cittadini che sentono la necessità di aumentare le loro conoscenze, organizzandosi un percorso di autoformazione che solo in alcuni casi può prevedere l'assistenza di un tutor.

"I vantaggi assicurati da tale sistema - rileva l'assessore - sono principalmente nella capacità di far emergere istanze formative non preventivamente individuate dalle istituzioni preposte all’apprendimento, ma nate nel momento stesso in cui gruppi di persone ne sentono la necessità e, per questo, molto più efficaci. L’agilità del sistema, basato su cicli temporali assai ristretti e su una relativa sburocratizzazione delle procedure, assicura il continuo ricambio della domanda".
L’auspicio della Regione, ha concluso l'assessore, è quello che il circolo di studio diventi una ulteriore opportunità formativa fra quelle legate all'apprendimento permanente, un'opportunità capace di radicarsi nella struttura della società toscana per aumentarne le capacità di sviluppo economico, sociale e culturale".

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