Calcio serie C2: il punto sul campionato della Florentia Viola

Redazione Nove da Firenze
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25 novembre 2002 13:24
Calcio serie C2: il punto sul campionato della Florentia Viola

Tornata alla vittoria contro il fanalino di coda Brescello, alla squadra fiorentina mancano 4 partite per completare il girone d’andata del campionato. Si inizia domenica prossima con il Fano in casa, per poi andare in trasferta a Savona (8 Dicembre), quindi l’ultima partita dell’anno in casa con il San Marino (15 Dicembre) e ultima del girone di andata in trasferta a Sassuolo (22 Dicembre). Il campionato riprenderà poi il 5 Gennaio 2003 con la trasferta a Forlì. Secondo le indicazioni fornite dalla proprietà e dall’allenatore Cavasin sapremo presto quali sono i nomi che arriveranno a Firenze per rinforzare la squadra. Ma non ci devono essere distrazioni sulle ultime quattro partite, indispensabili per non perdere contatto con la testa della classifica e, forse, utili per provare ad avvicinarsi alla vetta. La partita con il Brescello ha visto sicuramente la Florentia Viola determinata e convinta contro un avversario che ha dimostrato molti limiti di gioco. Ma i tre punti sono stati ottenuti e garantiranno non solo un po’ di tranquillità, ma anche maggiore convinzione nei propri mezzi. Convinzione che potrà essere rafforzata domenica prossima, dimostrando contro il Fano che quanto accaduto contro il Montevarchi è ormai alle spalle. Perché ciò accada sarà importante che la difesa della squadra si scrolli di dosso le paure e le indecisioni che sono costate carissime nell’ultimo incontro casalingo. Gli esterni di reparto dovranno necessariamente migliorare qualità e quantità del gioco: anche contro il Brescello, pur non avendo di fronte una squadra pericolosa, Minieri e Traversa sono stati poco incisivi e si sono proposti pochissimo in fase di costruzione. Con il Grosseto, l’Aglianese e il Montevarchi la squadra viola ha sofferto moltissimo le incursioni avversarie nelle zone del campo coperte dagli esterni di difesa, che risultavano tagliati dal raccordo con i compagni e incapaci di fare un pressing alto. Quindi persi nella terra di nessuno, che per gli avversari è diventata terra di conquista. Il problema maggiore per Cavasin è questo, perché pur con note difficoltà il centrocampo e l’attacco sembrano reagire alle cure del mister, provando a dettare il proprio gioco e cercando di velocizzare la manovra. Adesso tutti si aspettano lo stesso segnale dalla difesa, che deve dimostrare con autorevolezza e forza di essere anch’essa allineata ai progressi del resto della squadra. (as)

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